Ruby Ter, il gup 'spezzetta' il procedimento: andrà in sette tribunali

Accolte, quindi, le eccezioni di competenza territoriale presentate da alcuni avvocati delle difese. FOTO - "Ruby Rubacuori" / Le "Olgettine"

Ruby e Berlusconi

Ruby e Berlusconi

Milano, 29 aprile 2016 - Ruby ter, il procedimento che vede imputati Silvio Berlusconi e una trentina di persone, tra cui diverse 'Olgettine', si "spezzetta" in sette diversi filoni processuali che saranno celebrati in sette diversi Tribunali. Lo ha deciso il gup di Milano, Anna Laura Marchiondelli, accogliendo le eccezioni di competenza territoriale presentate da alcuni avvocati delle difese. 

Il punto è che i versamenti di denaro alle Olgettine e agli altri ospiti di Villa San Martino (ossia la presunta corruzione servita, secondo l'accusa, ad "addomesticare" le testimonianze delle persone ascoltate nei processi sul sex gate di Arcore) non sono stati effettuati tutti a Milano, ma in diverse zone d'Italia. E' per questo che il giudice milanese ha disposto il trasferimento degli atti di indagini nei tribunali competenti a valutare le diverse posizioni dei diversi protagonisti delle serate di Arcore: così, tanto per fare un esempio, la show girl dominicana Aris Espinoza e la fotomodella Elisa Toti saranno giudicate a Monza, Roberta Bonasia a Torino, il cantante Mariano Apicella a Roma, l'ex meteorina Miriam Loddo a Pescara, il pianista Danilo Mariani a Siena e la soubrette Giovanna Rigato a Torino. Per tutti loro, il procedimento riparte dalla momento della chiusura indagini. La fetta più grande resta comunque a Milano, Tribunale competente per 24 posizioni: 16 per corruzione in atti giudiziari e 8 per falsa testimonianza. 

E l'ex premier? Secondo i pm di Milano Luca Gaglio e Tiziana Siciliano, avrebbe corrotto con 10 milioni di euro le olgettine e le altre persone ospitate a Villa San Martino per "comprare" le loro testimonianze dei processi sui festini di Arcore. La sua posizione di presunto corruttore dovrà essere valutata da tutti i sette Tribunali indicati dal gup Marchiondelli come competenti dal punto di vista territoriale per il caso Ruby ter. Tradotto in pratica, in caso di rinvio a giudizio, Berlusconi rischia di ritrovarsi imputato con le stesse accuse in sette diversi processi celebrati davanti ad altrettanti diversi tribunali. Ironico il commento del suo difensore, l'avvocato Franco Coppi: "Ci sono tanti giovani aspiranti avvocati che devono fare pratica e che a questo punto trotteranno per tutta Italia per seguire questi processi, sempre che ci sia il rinvio a giudizio che non è necessariamente scontato". "E' uno spezzatino", è stato, invece, il commento a caldo dell'avvocato Jacopo Pensa, difensore di Ruby.

PM: "A PROCESSO BERLUSCONI, RUBY ED OLGETTINE" - Mandare Silvio Berlusconi a processo per corruzione in atti giudiziari. Davanti al gup di Milano, Anna Laura Marchiondelli, il pm Tiziana Siciliano ha rinnovato la richiesta di rinvio a giudizio per l'ex capo del governo e per le altre 23 persone, tra cui parecchie "Olgettine", rimaste imputate a Milano nel procedimento ribattezzato "Ruby ter" e attualmente in fase di udienza preliminare. Le accuse, contestate a vario titolo, sono corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Nell'udienza di oggi, il giudice milanese ha deciso di stralciare la posizione degli altri 8 imputati (nello specifico le showgirl Aris Espinosa, Elisa Toti, Roberta Bonasia, Miriam Loddo e i cantanti Mariano Apicella e Danilo Mariani) e di inviare gli atti di indagini che li riguardano in altri sei Tribunali (Monza, Siena, Roma, Torino, Pescara e Treviso) che, a suo giudizio, sono competenti dal punto di vista territoriale, dal momento che non tutti i versamenti sospetti (quelli che secondo i magistrati rappresentano il prezzo della corruzione) sono stati effettuati a Milano, ma in diverse zone d'Italia. Nel suo intervento, il pm Siciliano ha ripercorso tutta la vicenda al centro di questo nuovo procedimento sul sex gate di Arcore: l'ex premier - ha detto, in sostanza, la rappresentante della pubblica accusa - ha corrotto con 10 milioni di euro le "Olgettine" e gli altri ospiti dei festini di Villa San Martino per "comprare" le loro testimonianze o spingerli alla reticenza nei processi sulle cosiddette "cene eleganti". Le prossime udienze, previste per il 9 e 27 maggio, saranno dedicate alle arringhe della difese. Dopodiché è attesa la decisione del gup Marchiondelli sulla richiesta di rinvio a giudizio.

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