Rsa, rincari delle rette: 6 euro in più al giorno

L’incremento delle spese a carico degli ospiti delle case di riposo negli ultimi sei anni: in Lombardia si paga fino a 24.500 euro all’anno

Una stanza degli abbracci a Gorgonzola

Una stanza degli abbracci a Gorgonzola

Milano -  Il caro-tariffe giornaliero delle Rsa viaggia a un ritmo di un euro all’anno. Negli ultimi sei anni, conti alla mano, l’aumento medio della spesa quotidiana a carico degli ospiti delle residenze sanitarie assistenziali è di circa 6 euro. L’incremento in Lombardia non risparmia nessuno. Né le fasce più basse né chi versa la tariffa massima. La media regionale della retta minima giornaliera è salita dai 56,33 euro del 2015 ai 62,26 euro di fine 2020 (+9,53%). La fascia più alta da 63,96 euro a 71,45 (+10,48%).

Il "Rapporto 2020 Rsa e non autosufficienza" diffuso dalla Fnp Cisl Lombardia ha messo ai raggi X la rete di assistenza regionale. E nel capitolo dedicato alle rette ha indagato l’evoluzione dei costi a carico degli ospiti e delle famiglie. Nelle fasce più basse, gli incrementi più significativi hanno interessato le Ats Brianza (ex Asl di Monza e Lecco), Milano (Milano e Lodi) e Montagna (Sondrio e Vallecamonica Sebino). In Brianza si spendono 8,38 euro in più al giorno (+11,63%), nelle strutture della Città metropolitana di Milano e in provincia di Lodi 7,81 euro in più (+10,23%) mentre in Valtellina e nella zona di competenza dell’ex Asl Vallecamonica Sebino 6,36 euro in più (+12,54%). Gli aumenti più contenuti si sono verificati invece nelle Ats Pavia e Brescia, con un rincaro giornaliero di 4,59 euro e un incremento rispettivamente del 7,83% e dell’8,43%.

La fascia più alta è aumentata mediamente 6,45 euro, ma con forti differenze tra i territori. Le cifre più alte si pagano nelle strutture dell’Ats Milano (+12,16 euro, il 13,03% in più), Ats Brianza (+9,53 euro, l’11,81% in più) e Ats Montagna (+9,52 euro, +15,79%). Il costo a carico di un ospite di una Rsa della Città metropolitana di Milano o della provincia di Lodi che paga la retta massima ha raggiunto 93,29 euro, la cifra più cara in Lombardia. Nell’Ats Montagna, invece, per la stessa fascia di reddito servono 60,28 euro. La seconda zona più cara è quella di competenza dell’Ats Brianza: nelle province di Monza e di Lecco il costo giornaliero a carico degli ospiti è in media di 80,70 euro, mentre nel Bresciano ne “bastano“ 61,92.

Più omogenee invece le tariffe previste per le fasce minime. Milano e Lodi restano le più care con 76,36 euro, seguite da Monza e Lecco con 72,08 euro. Ma la maggior parte delle rette oscillano tra i 50,70 euro delle Rsa dell’Ats Montagna e i 58,60 di Pavia. Secondo a Fnp Cisl pensionati Lombardia, la spesa sostenuta da una persona ricoverata in una Rsa lombarda arriva a circa 24.500 euro anno. Una cifra che moltiplicata per il totale dei posti letto autorizzati (64.933) porta la spesa complessiva in Lombardia a carico degli ospiti e delle famiglie ammonta a circa 1,6 miliardi di euro. Alla quota a carico della famiglia va aggiunta quella sanitaria di Regione Lombardia. Nei casi di persone indigenti, che non riescono a pagare le rette, intervengono anche i Comuni. Un esborso - si legge nel rapporto Cisl - in continuo aumento.  

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