Rozzano, bonifica ex Italchimici: "A che punto siamo?"

Assegnati al Comune di Rozzano oltre 378mila euro che si aggiungono ai 122mila del 2017. Nessuno però sa cosa è stato fatto

Bonifica in vista a Rozzano

Bonifica in vista a Rozzano

Rozzano (Milano) -  Al Comune sono stati assegnati 378.600 euro per interventi di messa in sicurezza e bonifica dell’area e delle acque sotterranee della società Italchimici (sita in via Brenta) caratterizzate da contaminazione da cromo. Una cifra superiore è andata al Comune di Rho (961mila euro) per interventi di messa in sicurezza delle acque sotterranee presso il sito dell’ex Chimica Bianchi).

Due stanziamenti che rientrano in un maxi finanziamento per bonifiche in tutta la regione. Ma per quanto riguarda la bonifica delle acque sotterranee, a Rozzano gli ambientalisti chiedono spiegazioni e informazioni sullo stato dei lavori e soprattutto su chi controlla la corretta gestione di questi fondi. Nel 2017 la Regione Lombardia aveva stanziato 122mila euro per una bonifica urgente della stessa area. In totale la somma supera il mezzo milione di euro. Ma non è stata avviata alcuna bonifica, a quanto riferiscono gli ambientalisti. L’area interessata dalla bonifica e dai fondi dati nel 2017 e quest’anno al Comune è quella dove si trova la Italchimici S.p.A., in via Brenta. Il primo finanziamento era stato richiesto dal Comune di Rozzano e riguardava l’intervento d’ufficio di messa in sicurezza d’emergenza e successiva bonifica dell’area, caratterizzata da una contaminazione da metalli, nei terreni e nelle acque di falda, in particolare dal pericolosissimo cromo.

«Premesso che il sito è privato – spiega Tony Brison, sentinella dell’associazione Parco Sud – ci chiediamo come mai vengano stanziati tanti fondi e poi non si sa se e come vengano utilizzati. Non solo, oggi come allora i residenti della zona vengono ignorati dalle istituzioni e non ricevono informazioni sullo stato di salute della falda. E se Regione Lombardia ha deciso di stanziare ancora fondi, il doppio di quelli stanziati nel 2017, dobbiamo presupporre che la situazione di emergenza del 2017 sia ancora in essere". L’allora sindaco Barbara Agogliati aveva garantito che sarebbe stato possibile procedere con l’intervento di messa in sicurezza. Ma oggi resta comunque l’inquinamento. "Stanziare fondi per le bonifiche di siti inquinati è importante, ma lo è altrettanto comunicare come siano stati spesi questi soldi", aggiungono le sentinelle.

 

 

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