Milano, giovani costrette a prostituirsi con riti voodoo: tre condanne

Le ragazze venivano attirate in Italia con la promessa di un lavoro vero

Alcune prostitute in strada (foto repertorio)

Alcune prostitute in strada (foto repertorio)

Milano, 20 giugno 2019 - Sono state reclutate in Nigeria e dopo essere state sottoposte a riti voodoo e indotte ad attraversare l'Africa, due giovani nigeriane sono arrivate in Italia con la promessa di un lavoro normale e invece sono state obbligate a prostituirsi sotto il giogo del rito e a restituire il debito per il loro viaggio della speranza che si è trasformato in un incubo. Per questo oggi il gup di Milano Guido Salvini ha condannato in abbreviato per riduzione in schiavitù con l'aggravante dello sfruttamento e del  favoreggiamento della prostituzione, una 44enne nigeriana a 8 anni mentre il marito e la figlia, che rispondono solo di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, rispettivamente a 3 anni e a un anno e 8 mesi pena sospesa. Per la prima volta, in un processo di questo genere, l'ipotesi dell'accusa è stata rafforzata da una perizia antropologica 'apripista' disposta dal giudice in cui si afferma che il rito voodoo, in sostanza, è in grado di creare uno stato di "dipendenza mentale".

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