Rispunta dal cassetto la fermata ferroviaria

Un progetto studiato undici anni fa per Zivido e sempre rimasto solo sulla carta. Ora il sindaco ci ripensa e cerca di far ripartire l’iter.

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di Alessandra Zanardi

Quattrocento chili di esplosivo, un forte boato e gli applausi dei cittadini che hanno assistito alla scena. Così è stato abbattuto il Blue Residence, l’ecomostro di San Giuliano che il 6 aprile 2008 è stato cancellato per sempre dalla vista. Sulle ceneri dell’albergo fantasma, costruito in previsione di Italia Novanta e mai completato, diventato nel tempo rifugio di pusher, sbandati e senzatetto, è sorta una nuova cittadella di servizi, con un’Esselunga, un centro commerciale e un cinema multisala.

Il programma di riconversione dell’area avrebbe dovuto completarsi con la costruzione di altri edifici, che però sono rimasti al palo per ragioni di mercato. Ed è rimasta sulla carta anche la fermata ferroviaria di Zivido, un nuovo scalo della linea Milano-Piacenza che avrebbe dovuto essere realizzato a corredo dell’intervento di riqualificazione. A 11 anni da una convenzione urbanistica del 2009 che ne prevedeva la costruzione, quell’opera - da 3,6 milioni di euro - aspetta ancora di decollare. In agenda c’era anche l’istallazione di una passerella pedonale sulla via Emilia. Anche questo progetto per ora è fermo, all’interno di una vicenda annosa e ingarbugliata, rallentata anche da un’inchiesta giudiziaria scaturita per far luce sull’iter di costruzione del centro commerciale "San Giuliano".

Il Comune, attraverso contatti con gli operatori del comparto, ha cercato di far ripartire le procedure per la realizzazione delle opere mancanti, "ma la vicenda è complicata - ribadisce il sindaco Marco Segala -. Dopo la pausa estiva torneremo a occuparci anche di questo tema, per cercare di riavviare l’iter. Il dato di fatto è che ad oggi sono stati realizzati solo due terzi del piano di riconversione; la convenzione scadrà nel 2022". Anche l’amministrazione precedente, col sindaco Alessandro Lorenzano, aveva cercato di dare un’accelerata al processo con una serie di passaggi tecnico-formali che si sono rivelati utili, ma evidentemente non decisivi.

Intanto, sul territorio c’è chi si chiede se una nuova fermata dei treni sia davvero un’opera strategica per San Giuliano, o se al momento ci siano altre priorità. Di certo parliamo di una città popolosa, con quasi 40mila abitanti e un tasso di pendolarismo elevato. Il nuovo scalo sarebbe il terzo del territorio, dopo le già esistenti stazioni di Borgolombardo e San Giuliano-centro, e verrebbe messo a disposizione di studenti e lavoratori che fanno la spola con Milano e Lodi. La fermata di Zivido rappresenterebbe un ulteriore approdo delle linee S1 e S12, le suburbane che attraversano i Comuni della via Emilia.

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