"Risparmiate i tigli sani, sostituite i malati"

Flashmob a Paullo per chiedere al Comune di non procedere all’abbattimento dopo il dissequestro dell’area da parte della Procura

di Valeria Giacomello

Un flashmob cittadino per proteggere gli storici tigli di via Mazzini dall’abbattimento. Lo ha organizzato il circolo Muzza-Paullese di Legambiente che, al grido di "Risparmiate dall’abbattimento i tigli sani, sostituite con giovani tigli gli alberi malati", si è mobilitato davanti alla sede municipale per cercare un’ultima occasione di dare voce agli alberi a rischio. "Da lunedì via Mazzini sarà chiusa al traffico – spiega il vicepresidente Roberto Bellavita – proprio perché, si presume, il cantiere riprenderà il lavoro interrotto e si procederà agli abbattimenti sospesi da giugno. Da allora, purtroppo, l’amministrazione non si è mai confrontata direttamente con noi nonostante lo avessimo più volte richiesto. Auspichiamo che questo nostro ultimo appello al confronto non cada nel nulla". La battaglia degli ambientalisti era cominciata lo scorso giugno quando le ruspe erano entrate in azione cominciando l’abbattimento di alcuni dei 19 tigli ma venendo bloccate poco dopo dal comandante della polizia locale a cui i cittadini si erano rivolti. Da allora i cantieri si erano bloccati fino ad arrivare al sequestro di un’area da parte della Procura di Lodi, dopo un esposto presentato dai comitati locali. "Ora gli alberi sono stati dissequestrati – racconta Alice Bellavita, presidente del circolo – ma attendiamo di conoscere le motivazioni della sentenza. A ogni buon conto, quello che abbiamo sempre sostenuto è che gli alberi sani vanno salvaguardati ad ogni costo, mentre quelli che si presume debbano essere abbattuti perché malati vanno sostituiti con altrettanti tigli". "Per noi è un aspetto fondamentale", rincara la dose Francesco Assandri. "Abito a Spino ma questi alberi sono patrimonio di tutti, per questo sono venuto anch’io a portare la mia solidarietà e a parlare in loro difesa". "Nella mia esperienza – si sfoga Alberto Pacchioni, già assessore all’Ambiente – non ho mai assistito a una tale mancanza di dialogo. Cittadini e ambientalisti hanno richiesto un incontro all’amministrazione comunale con oltre 300 firme a supporto ma non hanno mai ricevuto una risposta". Molto critico anche l’ex sindaco Massimo Gatti: "Dallo scorso giugno – afferma – solo la mobilitazione cittadina ha permesso di non procedere al taglio indiscriminato. A oggi mancano ancora all’appello alcuni degli atti delle relazioni agronomiche effettuate, che non ci sono mai stati consegnati, ci chiediamo il perché".

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