di Rosario Palazzolo
Sarebbe troppo semplice imputare al coronavirus e alla rabbia per il nuovo lockdown, l’impennata di violenza che sta interessando il Nord Milano. Mentre a Cologno Monzese un folle ha esploso colpi di arma da fuoco in aria, per fortuna con un’arma caricata a salve, a Sesto c’è un altro uomo che ha impugnato un’arma con l’obiettivo di risolvere una disputa viabilistica. È accaduto nel pomeriggio di sabato in viale Casiraghi. L’uomo, un italiano di 53 anni, si è reso protagonista della classica “inchiodata” per evitare di investire due persone che stavano attraversando sulle strisce pedonali. Probabilmente all’incidente sfiorato i due pedoni hanno reagito con qualche gesto e qualche frase pronunciata sotto le mascherine.
Ma la reazione dell’automobilista è stata ingiustificata e fuori da ogni logica. A un certo punto è sceso dalla macchina e con in pugno una pistola ha minacciato i due pedoni, terrorizzando loro e le diverse persone presenti in zona. Lo spavaldo automobilista si è poi dileguato lungo le strade poco trafficate. Probabilmente l’ira gli aveva così offuscato il cervello da non capire che la sua auto lo avrebbe reso facilmente riconoscibile e identificabile. Dopo pochi minuti i carabinieri di Sesto San Giovanni hanno bussato alla porta di casa sua e lo hanno trovato in possesso di una pistola a salve, 67 proiettili e 2 coltelli. È stato denunciato a piede libero per minaccia aggravata. Un episodio da non sottovalutare, perché nel Napoletano soltanto 5 giorni fa proprio in una lite per futili motivi viabilistici si è consumata l’uccisione con una serie di coltellate alla schiena di un 19enne.
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