Rinnovate le docce pubbliche al servizio dei senza dimora

In via Anselmo da Baggio 15 box per uomini e donne. Lavori da oltre 500mila euro

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Riaperte le docce pubbliche di via Anselmo da Baggio con impianti e box rinnovati , infissi e sistema di areazione sostituiti e capacità di accoglienza della lavanderia potenziata. Risultato di sette mesi di lavori. Ieri, l’inaugurazione nell’ambito del Forum del Welfare 2022. È un servizio molto richiesto dedicato ai senza dimora: nel 2019, prima del blocco dovuto alla pandemia, sono stati oltre 97mila gli accessi nei due punti di via Pucci e via Anselmo da Baggio. La struttura di Baggio, gestita per conto dell’Amministrazione dalla cooperativa Detto Fatto, è suddivisa in due parti: per gli uomini 10 box docce; 5 postazioni per le donne. I lavori per la riqualificazione degli interni, costati circa 300mila euro, sono stati organizzati in modo da permettere la continuità del servizio. Dal mese scorso si sta invece procedendo con la ristrutturazione esterna di facciate, cortili e tetto per una spesa ulteriore di 206mila euro. In totale possono accedere circa 150 persone al giorno tra le 9 e le 18, dal lunedì al sabato. Ingresso libero e gratuito, previo tesseramento, per usufruire sia delle docce e sia della lavanderia ma anche di un guardaroba dedicato alle donne. Sono attualmente circa 4mila i tesserati che accedono al servizio pubblico, ma in questi anni l’Amministrazione ha lavorato molto sull’integrazione con le realtà milanesi del privato sociale e del Terzo settore che offrono ai più fragili la possibilità di lavarsi.

Per cercare di agganciare i senza dimora e indirizzarli verso un percorso di reinclusione, è attivo ogni mattina, dal lunedì al venerdì, uno sportello sociale gestito da Caritas Ambrosiana che orienta gli utenti presentando l’offerta cittadina delle opportunità, dagli alloggi ai contributi economici. La riqualificazione adesso scatterà anche per le docce pubbliche di via Pucci, zona corso Sempione. Saranno rinnovati 27 box doccia e 7 bagni, ma anche gli spazi per l’accoglienza dell’utenza, del centro diurno e del guardaroba, con un investimento di 670mila euro.

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