Atm, dividendi alti: ma niente stop al rincaro dei ticket

La Giunta non utilizza 38 milioni

Biglietti Atm

Biglietti Atm

Milano, 24 novembre 2018 - Niente distribuzione dei 38 milioni di euro di dividendi straordinari dell’Atm (e dei 1,5 milioni di euro dell’Afm, l’Agenzia farmacie milanesi) nel 2018. Il Comune ha deciso di restituire i dividendi all’Azienda trasporti milanesi e conferma l’aumento del biglietto Atm da 1,5 a 2 euro a partire dal marzo 2019. Una strategia illustrata ieri in commissione Bilancio dall’assessore Roberto Tasca e contestata dall’opposizione, ma anche da un consigliere della maggioranza di centrosinistra.

L’assessore, ancor prima delle critiche dai due fronti, spiega che «il costo del trasporto pubblico è aumentato a causa di M5 e M4» e che lasciare i dividendi straordinari ad Atm è «una scelta di responsabilità che consente di fare riserva per i periodi che ci attendono, che non sembrano particolarmente favorevoli». Una linea che non convince il capogruppo di FI Fabrizio De Pasquale: «Il Comune ha rinunciato al dividendo ma rimane il fatto che Atm ha fatto un utile di 39 milioni di euro lo scorso anno e l’aumento del biglietto prevede un maggior gettito di 50 milioni di euro. Forse facendo qualche economia e una maggior lotta all’evasione si potrebbe evitare l’aumento del biglietto». Dal fronte della maggioranza, intanto, il consigliere del Pd Alessandro Giungi sottolinea che «per me i trasporti sono tra i servizi essenziali come la sanità e l’istruzione». I dividendi straordinari Atm e Afm, secondo l’esponente della sinistra dem, dovrebbero essere utilizzati per scongiurare la stangata sul biglietto Atm. La pensa così pure Basilio Rizzo (Milano in Comune), che dice a Tasca: «Il suo ragionamento non mi ha convinto». Ma l’assessore al Bilancio ribadisce la sua posizione: «Non possiamo spendere quei soldi. Io non sono un amministratore da una stagione, il bilancio è triennale. Noi siamo persone responsabili, non cicale». Le posizione in commissione restano distinte e distanti. Nel pomeriggio, intanto, interviene il sindaco Giuseppe Sala: «Il biglietto copre il 50% circa del costo del trasporto pubblico ed è oggettivo che il servizio si sta ampliando perché i chilometri sono aumentati. Non è con i dividendi Atm che si mantiene questa percentuale».

Dividendi  a parte, nel documento di programmazione finanziaria illustrato da Tasca ci sono anche altri dati: nel 2018 il Comune ha incassato cinque milioni di euro in più dalla tassa di soggiorno grazie all’accordo con Airbnb (tre milioni di euro), 10 milioni in più per il recupero dell’evasione delle tariffe Atm e 16 milioni per il recupero di bollettini Erp non ancora pagati, mentre ha incassato 10 milioni di euro in meno dalle multe al codice della strada «perché gli autovelox sono entrati in funzioni in ritardo rispetto alle iniziali previsioni».

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