BRUNO
Cronaca

Rigenerazione e urbanistica Sfide sul tavolo

Bruno

Finzi*

Che tipo di rigenerazione immaginano gli ingegneri per Milano? Quella che, ad esempio, spinge una sostituzione edilizia di costruzioni ormai giunte alla fine del proprio ciclo di vita o quella che accetta la riparazione a tutti i costi di ciò che il secondo dopoguerra ci ha lasciato in eredità? La voglia di ripartenza, di lasciarsi alle spalle i mesi difficili che tutti noi abbiamo vissuto sono forti (...) Milano è tra le città a livello globale più impegnate sul fronte del controllo dell’emergenza climatica. È la città che si sta interrogando sullo sviluppo “a 15 minuti” ed è attenta a favorire una mobilità alternativa alle macchine introducendo nuovi mezzi e studiando il potenziamento delle linee di trasporto pubblico. I progetti di edilizia popolare meglio riusciti nel capoluogo ambrosiano sono quelli inseriti e realizzati in contesti residenziali. Non certo quelli che sono diventati nel tempo “banlieu” e che ora richiedono e attendono un’importante azione di rammendo e sostituzione. Progetti affascinanti come “la città a 15 minuti” devono avere al proprio interno un criterio e un principio di eguaglianza. Lo stesso concetto di 15 minuti deve valere per il cittadino che abita a Brera come per quello che risiede a San Siro o al Gallaratese. La quarta edizione degli Stati Generali dell’Ingegneria offre un quadro completo delle tematiche in campo. Una città, e torniamo al tema dei cambiamenti climatici, deve interrogarsi su questi fenomeni e l’ambiente urbano. In ultimo, la sfida dell’economia circolare che interroga le città e i loro sistemi economici. E la sicurezza antincendio, tema che a Milano è ritornato al centro dopo il rogo del grattacielo di Via Antonini che, fortunatamente, non ha provocato vittime. A noi il compito di costruire, di generare e rigenerare con passione. Attenti e consapevoli della lezione che la pandemia ci ha offerto.

*Presidente Ordine

Ingegneri di Milano