Riconteggio per Paragone, Lega pronta alla controffensiva

Il commissario lumbard Bolognini: in caso di pronunciamento sfavorevole, difendemo la nostra sesta eletta in tutte le sedi opportune

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di Massimiliano Mingoia

e Nicola Palma

Il senatore Gianluigi Paragone, leader di Italexit, già candidato sindaco di Milano alle Comunali dello scorso ottobre, ex leghista ed ex grillino, va all’attacco, ottiene un primo successo al Tar e spera di entrare in Consiglio comunale, dal quale è stato escluso solo per la mancanza di 54 (o 44 voti), che non gli hanno consentito di raggiungere il 3% e di conquistare uno scranno nell’assemblea di Palazzo Marino. Ma la Lega, che secondo il ricorso di Paragone perderebbe uno dei suoi consiglieri, è pronta ad attivarsi in tutte le sedi legali opportune per difendere il sesto dei suoi eletti.

Parliamo della sentenza del Tar che ha accolto il ricorso di Paragone e ha dato due compiti alla Prefettura. Il primo: "Procedere al riconteggio delle schede contenenti i voti validi attribuiti al candidato sindaco, nonché al riconteggio delle schede contenenti i voti validi attribuiti" alle liste Milano Paragone sindaco e Grande Nord. Il secondo: "Ricalcolare, sulla base dei dati emersi dall’operazione, la somma dei voti validi conseguiti in tutte le sezioni" dal senatore e dalle liste che l’hanno sostenuto, "indicando separatamente i dati riguardanti il candidato sindaco e quelli riguardanti le liste".

Il commissario milanese della Lega Stefano Bolognini, appresi i contenuti della sentenza del Tar, commenta: "A noi non è stato notificato nulla. Se e quando riceveremo comunicazioni ufficiali, ci attiveremo e difenderemo il sesto scranno della Lega in Consiglio comunale in tutte le sedi opportune. Ma siamo molto fiduciosi". Uno dei motivi dell’ottimismo lumbard deriva dal fatto che il Tar ha indicato alla Prefettura di riconteggiare i voti validi, non le schede nulle. "Se il risultato elettorale sarà confermato, bene – continua Bolognini –. Se così non fosse, troveremo il modo di tutelare il nostro sesto eletto".

Insomma, la battaglia al Tar tra Paragone e Lega potrebbe continuare, nel caso di riconteggio sfavorevole ai lumbard. Il capogruppo della Lega Alessandro Verri, intanto, conferma la linea del partito: "Non staremo a guardare, nel caso di esito favorevole per Paragone. Difenderemo il nostro sesto scranno in Consiglio comunale in tutti le sedi". Già, ma in caso di vittoria di Paragone, chi dovrebbe lasciare l’aula? Non esiste una versione univoca. Quelli di Paragone sostengono che l’ultima degli eletti è Deborah Giovanati, ma l’interessata ribatte che dai verbali di proclamazione degli eletti lei è la quinta e dunque la sesta e ultima dei consiglieri lumbard è Annarosa Racca.

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