Milano, commercialista scomparso in Veneto: "Aiutatemi a ritrovare papà"

L’appello della figlia del'uomo sparito nel nulla durante le vacanze in montagna

Ricerche in corso (repertorio)

Ricerche in corso (repertorio)

Milano, 8 gennaio 2019 - Il ritrovamento di un cappellino affiorato su un sentiero aveva acceso le speranze, domenica. Si pensava potesse appartenere a Riccardo Tacconi, il commercialista milanese di 58 anni scomparso venerdì dalla sua casa nel villaggio Alpe in fiore sul Nevegal, vicino a Belluno, mentre faceva jogging. Ma niente da fare: non era il suo. Le ricerche continuano, la speranza è accesa. Domenica sera la figlia Caterina ha lanciato un appello sul gruppo “Amanti Alpe del Nevegal-il colle” per chiamare a raccolta volontari, e il messaggio è stato condiviso da più di 930 persone: «Ciao, sono la figlia di Tacconi Riccardo, l’uomo disperso dal 4 gennaio. Serve gente per continuare a perlustrare domani. Domani sarà lunedì e molti volontari riprenderanno a lavorare».

Tanti hanno risposto. «Lo condivido – scrive Antonella –, siamo in tanti, vicini alla vostra famiglia in questo momento«. Chiara si è offerta di partecipare alle ricerche: «C’è un ritrovo? Dove e a che ora?«. E come lei altri. «Basta recarsi al centro di coordinamento del Soccorso Alpino che si trova all’Alpe in Fiore», la risposta. Nei giorni scorsi anche Grazia, moglie di Tacconi, aveva lanciato un appello: «Chiunque sappia qualcosa chiami i vigili del fuoco, mio marito potrebbe essere dovunque. Non è escluso che abbia perso i sensi e, una volta risvegliatosi, potrebbe aver cominciato a vagare nella zona». L’ultimo post su Facebook è di ieri sera, scritto da una volontaria: «Una segnalazione indica la sua presenza alle 11.45 di venerdì al Rifugio Bristot. Per non tralasciare alcuna possibilità chiediamo cortesemente, se possibile, ai possessori di seconde case, baite e casere in Nevegal, come a Quantin, Losego, Ronce, Tassei, Cirvoi, di controllare loro stessi nei pressi delle proprie abitazioni qualsiasi anomalia». Nel week end più di 130 persone sono state impegnate, tra Soccorso alpino, Guardia di finanza, vigili del fuoco, Protezione civile e i carabinieri ma anche tanti gruppi di familiari, conoscenti e amici accorsi per passare al setaccio tutta la zona. All’opera anche unità cinofile; impiegati pure elicotteri e droni.

Nei giorni scorsi la famiglia ha formalizzato la denuncia di scomparsa ai carabinieri di Belluno. Tacconi stava trascorrendo le vacanze con la famiglia nell’abitazione di montagna e alle 11 di venerdì è uscito di casa in tenuta da runner, con pantaloni neri attillati, pile rosso, guanti neri, scarpe da corsa verde fluo, cappellino scaldacollo e guanti neri, senza portare il cellulare. È alto 1,94 metri, di statura longilinea, ha capelli brizzolati e occhiali da vista. Secondo i programmi avrebbe dovuto raggiungere alle 13 il rifugio Visentin per pranzare con i familiari ma non ha mai raggiunto quel luogo. L’uomo, che da una decina d’anni frequenta quelle zone, è ritenuto un esperto dell’area.

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