Riaprire i Navigli, il "sì" entro ottobre: il progetto piace

Quasi pronta la relazione sul dibattito pubblico. Entro due mesi la scelta. Ma resta il nodo dei fondi

Il rendering del progetto del Tratto A

Il rendering del progetto del Tratto A

Milano, 7 settembre 2018 - Il "sì" del Comune al progetto di riapertura dei Navigli è vicino. L’assessore alla Partecipazione Lorenzo Lipparini lo fa capire neanche troppo tra le righe: «Entro ottobre la Giunta prenderà una decisione definitiva con l’approvazione del documento di fattibilità tecnico-economica e la redazione di un documento che conterrà la valutazioni tecniche e politiche conclusive rispetto al dibattito pubblico».

IL «sébat public» alla francese avviato dal sindaco Giuseppe Sala lo scorso 11 giugno si è concluso a fine luglio, dopo 19 incontri organizzati da Comune e associazioni e le osservazioni arrivate dai cittadini via web. Un dibattito relativo a un preciso progetto presentato dall’amministrazione ai cittadini: la riapertura di cinque tratti dei Navigli per un totale di 2,2 chilometri e un costo di 150 milioni di euro. I cinque tratti sono in via Melchiorre Gioia, alla Conca dell’Incoronata, in via Francesco Sforza, in piazza Vetra e alla Conca di Viarenna. Il coordinatore del dibattito pubblico Andrea Pillon sta per consegnare la sua relazione al primo cittadino e agli assessori. Il parere finale appare scontato: il progetto Navigli piace ai milanesi. Previsioni a parte, Lipparini anticipa quali saranno i prossimi passi dell’amministrazione comunale una volta consultata la relazione di Pillon: «Porteremo il documento in commissione e in Consiglio comunale e lo presenteremo in un incontro pubblico che organizzeremo entro settembre. Da quel momento la Giunta si prenderà un mese per svolgere tutte le controdeduzioni alle osservazioni di cittadini e associazioni e mettere insieme la documentazione tecnica e le indicazioni del Consiglio comunale per arrivare in Giunta e approvare il documento di fattibilità tecnico-economica del progetto di riapertura dei Navigli. La Giunta preparerà anche un documento speculare a quello di Pillon».

Una domanda, intanto, sorge spontanea: come saranno valutate le obiezioni sollevate dai residenti di alcuni dei tratti interessati dalla riapertura dei Navigli soprattutto in materia di viabilità? Lipparini assicura che «si tratta di obiezioni importanti, ma molte delle risposte sono già contenute nel Piano urbano per la mobilità sostenibile che farà un ultimo passaggio in Consiglio comunale». In ogni caso, aggiunge l’assessore, alcune osservazioni saranno utilizzate per migliorare il progetto di partenza. Resta il nodo dei finanziamenti. La riapertura dei cinque tratti dei Navigli, come detto, costa 150 milioni di euro (la riapertura di tutti i 7,7 chilometri, invece, costerebbe complessivamente 500 milioni di euro). Il sindaco si è appellato a più riprese alla Regione perché venga incontro al Comune con un sostegno economico al progetto. «La Regione – nota Lipparini – ha messo nel suo Piano regionale di sviluppo un impegno che prevede il miglioramento del sistema di navigabilità dei Navigli. Un sistema che comprende anche Milano. Nel prossimo bilancio regionale vedremo in quanto ammonterà questo sostegno». L’assessore al Turismo della Regione Lara Magoni è cauta sulle cifre: «Sono certa che la Regione contribuirà a questa iniziativa, ma ad oggi non so dire con quanti soldi».

 

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