Riapertura dei navigli, paura per traffico e degrado

Folla al primo dibattito pubblico in via Gioia

Oltre 400 cittadini hanno parteci al primo incontro pubblico (NewPress)

Oltre 400 cittadini hanno parteci al primo incontro pubblico (NewPress)

Milano, 20 giugno 2018 - C'é chi è curioso di conoscere il progetto e chi si porta avanti, spiegando di essere «contrario» prima ancora di entrare. Il quartiere si divide, e tanti sono scettici. Pienone, ieri sera, nella sala della parrocchia di Santa Maria Goretti in via Melchiorre Gioia 193 per il primo dei cinque incontri pubblici (uno per ogni porzione di città coinvolta) sulla riapertura dei Navigli: oltre 400 persone hanno partecipato, riunite in tavoli di lavoro. «Completato il documento progettuale di Fattibilità tecnico economica, ecco la fase partecipativa. Il progetto è flessibile, aperto, i cittadini possono esprimersi e dare indicazioni», ha sottolineato l’assessore alla Partecipazione Lorenzo Lipparini. In via Melchiorre Gioia, «il progetto – si legge sull’opuscolo consegnato – prevede una passeggiata a livello dell’acqua, arricchita da alberature e dalla presenza di attività commerciali e di servizio; separati i percorsi ciclopedonali dal traffico».

Il «caos viabilistico» è in pole position tra i timori espressi dagli abitanti: «Con un pezzo di carreggiata in meno, la viabilità andrà nel caos. E la situazione non migliorerà con l’arrivo di nuovi abitanti nelle case in costruzione», dice Stella Jacomini. Temuto pure «il degrado»: «Io c’ero, quando il Naviglio era aperto, e attorno era pieno di topi e zanzare; nelle acque finiva di tutto», sostiene Anna Valazza. Altro elemento: «Spariranno troppi parcheggi». Per il «sì» Rinaldo Poluzzi: «Io passeggio molto, ben vengano altri “pezzi” fruibili». E pure Giada Guffanti: «La zona sarà molto più vivibile, con più verde e servizi». Critico, il presidente del Municipio 2 Samuele Piscina (Lega): «Tantissimi, i contrari. Peccato che non se ne terrà conto: saranno registrate solo le osservazioni al progetto. Io ritengo che manchi un elemento fondamentale: un ponte viabilistico verso via Zuccoli».

Le sintesi  saranno pubblicate su progettonavigli.comune.milano.it. Un tema caldo, quello della riapertura dei Navigli, sul quale ieri si è espresso pure il sindaco Giuseppe Sala durante un’intervista a Palazzo Marino. Focus sui costi: per l’opera servono 150 milioni di euro. Il Comune cerca sponsor privati? «L’aiuto promesso per ora è quello del presidente della Regione Attilio Fontana. Altri sponsor? Più complicato. Vogliamo comunque partire con i lavori entro la fine del mandato (2021, ndr). Non è un’operazione nostalgia. Non mi sentirei di dire “riapriamo i Navigli’’ se non accompagnando il percorso con il prolungamento delle linee metropolitane e la creazione di una Low Emission Zone (Lez) ai confini della città (stop ai veicoli diesel più inquinanti dal prossimo gennaio, ndr)».

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