“Rianimato” il lattice naturale L’idea “fenomeno europeo”

Davide Ballotta, bressese di 34 anni, esporta in Francia e in Nord Europa e conquista nuove fette di mercato per un prodotto un tempo di nicchia

Davide Ballotta

Davide Ballotta

di Rosario Palazzolo

Il cuore e l’anima della sua impresa sono a Bresso, ma il successo della sua idea è ormai un fenomeno europeo. Il bressese Davide Ballotta, 34 anni, è il proprietario di Kipli, l’azienda che gestisce insieme al socio francese Antoine Loredo (32 anni) e che sta diventando un punto di riferimento europeo nel settore dei materassi in lattice naturale e degli oggetti per la casa in materiali ecocompatibili. La sua mossa vincente è stata dichiarare guerra ai materassi in poliuretano e in materiali sintetici, anche se per trovare chi fosse in grado di cogliere il valore ecologico e salutare della sua proposta ha dovuto “emigrare” in Francia, da dove è riuscito a moltiplicare il suo business che è molto forte nel Nord Europa. Oggi, complice anche i lockdown degli ultimi due anni che hanno favorito il commercio online, Kipli è cresciuta fino a superare i 10 milioni di euro e impiega 23 dipendenti impegnati nello stabilimento produttivo di Caronno Pertusella da dove partono materassi e accessori diretti in ogni parte d’Europa.

Come è nata l’idea di produrre un lattice naturale?

"La produzione di un materasso in lattice naturale esiste da molto tempo. L’idea è stata quella di rianimare questo prodotto, molto più costoso e complesso rispetto alla produzione di un materasso sintetico, proponendolo direttamente ai clienti attraverso il canale di vendita online a un prezzo inferiore rispetto alla produzione retail. Questo ha permesso di rendere questo prodotto accessibile al grande pubblico, quando prima era riservato solamente a una nicchia".

Il tuo know how nasce dall’attività della tua famiglia. Cosa hai portato di quell’esperienza nella tua impresa?

"Il nostro prodotto faro, il materasso in lattice 100% naturale Kipli, è frutto della competenza di mio zio, che dagli anni ‘90 è stato un vero pioniere di questa materia, oltre che uno dei fondatori di un importante distretto industriale in provincia di Monza e Brianza. Grazie alla sua esperienza nella produzione e alla sua conoscenza dei materiali abbiamo potuto creare il primo prototipo del materasso Kipli, per poi produrlo su larga scala. Ancora oggi i materassi Kipli sono prodotti in Lombardia, in uno dei pochi stabilimenti in Europa capaci di realizzare materassi in lattice naturale, una sostanza totalmente vegetale".

Quanta parte del tuo fatturato è in Italia?

"Kipli ha raggiunto 10 milioni di euro di fatturato in soli 3 anni e conta già 23 collaboratori, con un’età media di 28 anni. Circa il 10% del fatturato totale dell’azienda viene dall’Italia, dove è in programma l’apertura di nuove boutique".

Cosa consigli ai giovani italiani che vogliono fare impresa nei settori ecosostenibili?

"Consiglio di fare qualcosa che li appassioni veramente. Creare un’azienda è un percorso molto duro e pieno di alti e bassi. Solo la passione può essere il vettore per riuscire a mantenere l’energia nel lungo periodo. I risultati infatti non sono immediati, ci vuole molta pazienza, soprattutto quando si propongono novità alle quali spesso i consumatori non sono pronti nell’immediato".

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