Cologno Monzese, riaccoglie in casa l’ex: lui tenta di sgozzarla

Impiegata di 34 anni aggredita dal compagno di 35, arrestato nel 2020 per maltrattamenti. I vicini: c'erano spesso liti e rumori in casa

I soccorsi davanti al palazzo di via Milano 81

I soccorsi davanti al palazzo di via Milano 81

Cologno Monzese (Milano), 9 giugno 2022 - Era tornata a vivere con quell’uomo che l’aveva già picchiata più volte. E che, proprio per questo, aveva ricevuto una condanna per maltrattamenti in famiglia. Nel 2020 quel compagno violento, un egiziano di 35 anni, era stato arrestato e poi condannato l’anno scorso. Fino a settembre si trovava solo a Brugherio, a scontare la misura degli arresti domiciliari. È poi tornato a Cologno, nell’appartamento al primo piano di via Milano 81, dove solo un anno fa aveva provato a lanciarsi nel vuoto. Avevano fatto pace, lui aveva presentato istanza al tribunale di sorveglianza per tornare a casa e lei lo aveva riaccolto. In questi otto mesi, nessuna denuncia alle forze dell’ordine.

Fino a ieri, quando la 34enne romena è stata aggredita con una bottiglia di vetro. Era tornata da lavoro, dal turno notturno in un’azienda di Muggiò, dove fa l’impiegata. Già dalla mattina il compagno era apparso nervoso. "C’erano spesso liti", avrebbe raccontato ai carabinieri della Compagnia di Sesto. Del resto, quello dell’egiziano era un comportamento recidivo. E gli stessi vicini di casa ieri raccontavano che più volte avevano sentito urla e rumori sospetti provenire dal primo piano. Proprio dai vicini, in un appartamento rimasto aperto per un trasloco, la romena aveva cercato di rifugiarsi, entrando dalla finestra quando l’aggressore aveva iniziato a dare, nuovamente, in escandescenze. Vivevano con tre cani di grossa taglia, due rottweiler e un amstaff, che sono stati portati via dalle forze dell’ordine, quando dopo ore sono riuscite a entrare nell’alloggio. Lui nullafacente, assuntore di droghe, già noto alle forze dell’ordine tanto per i maltrattamenti quanto per il singolare episodio dello scorso anno, la coppia è senza figli.

Ai guai di prima, si aggiunge per l’egiziano anche l’accusa di evasione e di lesioni personali aggravate nei confronti della 34enne, finita in codice giallo al San Gerardo. Per cinque ore lo hanno cercato i militari, dopo che era riuscito a darsi alla fuga, facendo invece credere di essersi barricato in casa. Dopo aver colpito la romena, aveva approfittato del momento di concitazione per scappare, calandosi dal balcone dell’appartamento in ristrutturazione. Così, da un lato vigili del fuoco, polizia locale, militari si occupavano della vittima, che era rimasta nascosta in un’intercapedine del cornicione, tra i balconi del primo piano, soccorsa in prima battuta da una persona richiamata dalle sue urla. Dall’altro lato, l’egiziano si assicurava la fuga dal balcone sul retro dell’altro appartamento. La caccia all’uomo, con gli ingressi e le uscite anche della tangenziale sotto controllo, è durata cinque ore. I carabinieri lo hanno trovato vicino a via Milano: probabilmente stava tornando a casa, come se niente fosse. Ora si trova al carcere di Monza.

 

 

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