La Risottata organizzata dai Ragazzi della via Ratti e dalla Federazione cuochi
Rho - Luogo di accoglienza per molte persone e non solo per il pasto caldo che offre, ma anche, per le relazioni umane che lì si costruiscono. La mensa del povero nella città di Rho da ieri ha una nuova sede, accogliente e non più provvisoria. Realizzata nell’ex chiesa parrocchiale di San Paolo, ristrutturata grazie al sostegno di tanti sponsor, sorge accanto all’Emporio della solidarietà di Caritas Ambrosiana, in via Mazzolari 67.
«Io sono un utente della mensa e di altri servizi offerti dalla Caritas cittadina, ringrazio i volontari per quello che fanno quotidianamente", ha commentato Michele Tigano, intervenuto prima del taglio del nastro. Attiva in città da decenni, ha aiutato tantissime persone emarginate, il numero di pasti distribuiti ogni anno è di circa 33mila, ma negli ultimi mesi con l’emergenza sanitaria la fila di chi ha bisogno di aiuto si è allungata e ha cambiato volto. "
Aspettavamo da tempo questo momento - ha dichiarato il prevosto don Gianluigi Frova - è un progetto che ha messo in rete parrocchie, amministrazione comunale, volontari dell’associazione Briciole di pane, caritas cittadina, Cooperativa sociale Intrecci e Caritas ambrosiana: nessuna gelosia o protagonismo, ma uno sguardo sincero nella medesima direzione". Il progetto h a mosso i primi passi tantissimi anni fa e per questo è stato deciso di intitolare la mensa a don Gian Paolo Citterio, ex prevosto, figura di riferimento per molte iniziative caritative in città, scomparso recentemente.
Il taglio del nastro è stata l’occasione per ringraziare i volontari. Mensa ed Emporio Solidale apriranno nei prossimi giorni, "dare una nuova sede alla mensa era un impegno che ci eravamo presi quando abbiamo abbattuto la vecchia sede per fare spazio alla piazza del teatro, ora è diventata realtà", ha commentato il sindaco Pietro Romano. A sostegno del progetto la Risottata di San Vittore (da asporto), organizzata dai Ragazzi della via Ratti, dalla Trattoria La Barca e dal Dipartimento Solidarietà Emergenza della Federazione Italiana Cuochi.
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