Ressa all’Immigrazione, partono i lacrimogeni

Tensione davanti agli ingressi della sede distaccata dell’Ufficio immigrazione della Questura, nella caserma Annarumma di via Cagni. All’alba di ieri, gli agenti del Reparto mobile sono dovuti ricorrere al lancio di lacrimogeni a mano per far indietreggiare un gruppo di cittadini egiziani che stavano avanzando compatti per guadagnare un posto nelle prime file. In quel momento, c’erano circa 700 persone nell’area, con le prime arrivate già nella giornata di venerdì, per accedere agli uffici dove si presentano le domande di asilo senza appuntamento. Dopo l’intervento dei poliziotti in tenuta antisommossa, che da giorni stavano monitorando la situazione, le operazioni di ingresso all’interno della struttura sono riprese regolarmente. L’episodio, immortalato anche in un video diffuso dal deputato di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato ("Perché i richiedenti asilo vengono concentrati in via Cagni da tutte le Questure di tutta Italia? Presenterò un’interrogazione"), ha generato le immediate reazioni dei sindacati di polizia.

"La situazione della presenza di centinaia di persone accampate durante il fine settimana è segnalata da tempo: dov’è la società civile?", si chiede Giuseppe Runza, segretario provinciale del Siap, che definisce la questione "una bomba a orologeria". E ancora: "Così tutto finisce per scaricarsi sugli agenti come una questione di ordine pubblico, ma non lo è: è una questione di organizzazione". "Serve un intervento urgente per risolvere una situazione che va avanti da troppo tempo – gli fa eco Pietro Randazzo, segretario provinciale del Sil Cgil –. Serve l’impegno di tutti, della Questura e della politica, locale e nazionale, perché le donne e gli uomini in divisa non devono essere lasciati soli a fronteggiare l’emergenza immigrazione: quella che prima era una semplice area verde adiacente al III Reparto mobile è ora diventata un bivacco dove centinaia di persone si assiepano fin dalla notte nella speranza, in molti casi vana, di poter accedere agli sportelli dell’Ufficio Immigrazione per poter presentare la propria istanza". N.P.

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