Rescaldina, Auchan se ne va: 42 posti in bilico

Il nuovo gestore del centro commerciale ha per ora confermato il contratto a 180 dipendenti

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di Giovanni Chiodini

Oggi alle 13 chiude l’ex Auchan di Rescaldina (non i negozio della galleria ma solo il supermercato). Riaprirà presumibilmente l’11 novermbre prossimo con l’insegna Conad, una superficie di vendita dimezzata e con un minor numero di lavoratori. Tutte queste notizie sono state fornite ieri mattina ai rappresentanti sindacali dai responsabili di Margherita Distribuzione (subentrata al marchio Auchan) e da Giuseppe Zavaglia, l’amministratore di Ntc8, la società della galassia Conad che già da alcuni mesi ha la propria sede operativa in via Togliatti a Rescadina. Da domani una società esterna effettuerà l’inventario della merce rimasta nel supermercato e dai prossimi giorni avranno inizio i lavori per la sistemazione degli spazi di vendita. Dei 14mila metri quadrati che Margherita Distribuzione ha acquistato da Auchan ne saranno utilizzati solo 7.500, al piano terra, dove verrà collocato il nuovo supermercato alimentare. Di questi, 600 metri quadrati verranno affittati ad Unieuro, delegando a questo marchio la vendita dei prodotti del settore dell’elettronica, sulla scorta di modelli opeativi già adottati da altre catene di supermercati. Nel momento in cui Auchan ha ceduto questo supermercato erano occupati 304 lavoratori. In questi mesi 82 hanno aderito all’incentivo all’uscita. Dei rimanenti solo 180 saranno occupati nel nuovo punto vendita (di cui dieci nel settore gestito da Unieuro).

"Mentre siamo soddisfatti per i 180 che restano al lavoro nel pieno rispetto dei lori diritti, dall’anzianità al livello retributivo, siamo altrettanto preoccupati per i restanti 42 – afferma Fabio Toriello della Filcams Cgil –. Ci è stato detto che nelle trattative per l’affitto dei 6500 metri quadrati del piano superiore è stata inserita la clausola che questi dovranno essere assunti dal nuovo operatore ma sino a quando tutto questo non sarà deciso non siamo nelle condizioni di firmare un accordo sindacale". Nel frattempo, col supermercato chiuso per lavori, la stragrande maggioranza dei lavoratori verrà posta in cassa integrazione a zero ore. Continueranno a lavorare solo i capi reparto, le impiegate della contabilità e gli operatori della sicurezza.

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