"Regionali, candidato e primarie: Letta chiarisca"

Il primo cittadino incalza il segretario del Pd. "Le possibilità di vincere sono sotto il 50% ma bisogna partire"

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di Giambattista Anastasio

Giuseppe Sala incalza il Pd. E lo fa partendo dall’alto, dal segretario nazionale Enrico Letta. Motivo? Le elezioni Regionali del 2023. "Alla fine non nascondiamolo – spiega, a domanda, il sindaco di Milano –, è il Pd il partito di maggior peso del centrosinistra quindi io mi attendo, se non un’iniziativa, almeno un chiarimento da parte del Partito democratico. So – aggiunge subito dopo il primo cittadino – che Enrico Letta ha occasioni per venire a Milano, ci incontreremo ad esempio ad una Agorà democratica, è il momento di dire primarie sì o primarie no, e se qualcuno ha candidati in grado di competere, li dica". "È tempo – incalza Sala –: è vero che dall’altra parte non si sa se Attilio Fontana si ricandiderà o no, io penso di sì, però soprattutto se non sarà un candidato ultraconosciuto, per farlo conoscere in un territorio complesso e vario come la Lombardia, ci vuole molto tempo".

Per quanto riguarda le chance di vittoria del centrosinistra il sindaco osserva: "È difficile, le possibilità sono inferiori al 50%, se no non si capirebbe perché da quasi 30 anni governa il centrodestra. Ma la partita è aperta". A commentare è Vinicio Peluffo, segretario regionale del Pd: "Fa bene Sala a ricordare a tutti che la sfida non è scontata, proprio per questo noi, in questo momento, stiamo lavorando per costruire una coalizione e un’offerta politica che siano le più ampie possibili. E una volta definita la coalizione e il programma, decideremo insieme ai nostri alleati sia il candidato, prima dell’estate, sia se fare o no le primarie. Partiamo con meno del 50% di chance di vincere? In altre tornate siamo partiti peggio", conclude Peluffo. "è chiaro che in Lombardia il centrodestra sia in vantaggio – dichiara Fabio Pizzul, capogruppo lombardo del Pd – ma visto come ha governato questa Giunta regionale negli ultimi due anni, ci sono tutti gli elementi per vincere".

Tra i Dem c’è, poi, chi è convinto che la scelta di Sala di rivolgersi a Letta possa essere un modo per indurre il segretario democratico a prendere posizione anche su un’eventuale candidatura dello stesso sindaco. Sala ha più volte negato di essere interessato a correre da candidato governatore ma secondo molti nel Pd il suo nome sarebbe il più spendibile accanto a quello di Carlo Cottarelli. Più defilati i sindaci di Brescia e Crema, nell’ordine Emilio Del Bono e Stefania Bonaldi, mentre c’è chi avanza il nome di Bruno Tabacci. Non sembra destinata a prendere quota l’opzione pentastallata, vale a dire: Stefano Buffagni. Sul fronte del centrodestra ieri è intervenuto Fontana: "Non sono nelle condizioni per dare una risposta sulla mia ricandidatura, sto ancora pensando ai problemi dei lombardi e penso che la mia scelta la condividerò prima con i miei alleati".

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