Regionali 2023, il governatore: a marzo decido se ricandidarmi

Attilio Fontana deciderà tra un mese se ricandidarsi o no alla presidenza della Regione nel 2023. Lo ha ribadito lo stesso governatore in un’intervista alla Prealpina: "Avevo detto che la decisione verrà presa a marzo e confermo. Ne riparliamo a marzo". Perché questa scadenza? Non solo per questioni politiche ma anche per questioni giudiziarie: il 18 marzo Fontana è atteso, infatti, dall’udienza preliminare per il caso dei camici commissionati dalla Regione alla Dama Spa, l’azienda del cognato di Fontana, la stessa azienda della quale la moglie del governatore detiene il 10%. Come si ricorderà quella che all’inizio era una fornitura a titolo oneroso è stata poi trasformata in una donazione. La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio del presidente della Regione ipotizzando a suo carico il reato di "frode in pubbliche forniture". Ora toccherà al gup decidere se assecondare o no tale richiesta. Ed è ovvio che da questa decisione dipenderanno anche le sorti della ricandidatura di Fontana.

Al di là delle scadenze giudiziarie ci sono le questioni politiche: nella Lega prevalgono coloro che ritengono che anche nel 2023 il Carroccio debba esprimere una sua candidatura senza accodarsi alla candidatura che oggi appare più promettente, quella di Letizia Moratti. Ma quale nome possono fare i leghisti? Oltre a Fontana, restano Guido Guidesi e Massimiliano Romeo, se è vero che Massimo Garavaglia e Giancarlo Giorgetti hanno rifiutato e Annarosa Racca alle Comunali non ha brillato.

Gi.An.

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