Reddito, 10mila attendono il posto a Milano e provincia

La fase del reinserimento deve ancora partire. "Troppi ritard"

Reddito di cittadinanza

Reddito di cittadinanza

Milano, 14 luglio 2019 - Una platea di oltre 10mila disoccupati, per testare la tenuta della fase due del reddito di cittadinanza, banco di prova del provvedimento bandiera del Governo Lega-M5s. Diecimila famiglie residenti nella Città metropolitana che attendono la convocazione nei Centri per l’impiego, per stipulare il Patto per il lavoro ed entrare nella roulette delle offerte. Altri ventimila circa (secondo le ultime stime sui beneficiari del reddito di cittadinanza sul territorio) compongono la quota di chi rientra nel Patto per l’inclusione sociale seguito dai Comuni oppure beneficia della pensione di cittadinanza. Andando oltre i dati - riportati nell’Atlante statistico del lavoro della Città metropolitana - la realtà parla di ritardi che si stanno accumulando, visto che secondo il programma nazionale la fase due, con la convocazione nei centri per l’impiego, sarebbe dovuta partire il 26 giugno. Poi la timeline è stata spostata in avanti: adesso si attende lo step del 19 luglio, con i contratti ai navigator (nuovi tutor al fianco delle persone che rientrano nel Patto per il lavoro), che dovrebbero diventare pienamente operativi da metà agosto, quando terminerà il percorso di formazione.

Il risultato è che, finora, chi percepisce il sussidio non è tenuto a cercare un lavoro. Oltre 2.600 persone si sono presentate spontaneamente negli uffici di Afol Metropolitana, l’Agenzia Formazione Orientamento Lavoro che gestisce i centri per l’impiego sul territorio, chiedendo lumi sul reinserimento lavorativo. Hanno ricevuto informazioni e assistenza, in attesa che partano le convocazioni. «I nostri servizi sono attivi anche in assenza di una chiara cornice normativa da parte del ministero - spiega la consigliera metropolitana con delega al Lavoro Elena Buscemi - il dato significativo è rappresentato dal fatto che nella Città metropolitana i beneficiari si presentano spontaneamente a chiedere di essere attivati per trovare un impiego.

Non sembrano vivere questa misura in maniera assistenziale». I numeri finora restano più bassi rispetto alle previsioni di qualche mese fa, quando doveva ancora iniziare la raccolta delle domande. Sono 686.191 le famiglie residenti a Milano: tra queste il 45,6 % è formata da un solo componente mentre le famiglie numerose con quattro o più componenti sono 98.649 (13,2%). Le famiglie milanesi che hanno richiesto il reddito di cittadinanza, secondo dati che si fermano a metà giugno, sono 19.297: questo significa che il 2.81 % delle famiglie milanesi ad oggi è interessato dalla misura. Si tratta per il 73.81% dei casi di persone con più di 45 anni, e il 35.33% è straniero. Allargando lo sguardo alla Città metropolitana, sono oltre 66mila le domande. Di queste ne sono state elaborate 48.856 e il 62,5% è stato accolto, oltre 30mila domande. La stima dei beneficiari del Patto per il lavoro è di circa un terzo, cioè 10.000 famiglie che attendono un’offerta di impiego. Tra i nodi da sciogliere c’è anche l’assunzione del personale che rafforzerà gli organici dei centri per l’impiego (sul territorio metropolitano circa 70 persone, oltre ai 76 navigator).

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