Reati sul web: sempre più minori a rischio

Ruben

Razzante*

I rischi della Rete per i minori sono in crescita. In particolare si registra un incremento dei reati di adescamento on-line, cyberbullismo e sextorsion. Lo documenta il Rapporto sui minorenni vittime di abuso realizzato dal Servizio Analisi Criminale della polizia per la Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che si è celebrata domenica scorsa, 20 novembre. Nel 2021 sono aumentati quasi tutti i reati presi in esame. Per quanto riguarda l’adescamento on-line, i dati del 2021 hanno registrato un incremento del 33% rispetto al 2020. La fascia di età 10-13 anni è quella più coinvolta, ma si sono verificati per la prima volta alcuni casi anche sotto i 10 anni, a riprova del fatto che le restrizioni anti-Covid, in larga parte inevitabili, hanno avvicinato al web un crescente numero di piccoli internauti, rivelatisi fragili vittime di un incremento repentino di approcci sessuali on-line da parte di adulti. Nonostante la legge fatta cinque anni fa, continuano a crescere i casi di cyberbullismo, che hanno fatto registrare un incremento pari al 13% tra il 2020 e il 2021. La fascia di età 14-17 risulta quella più esposta. Tra il 2020 e il 2021 si è inoltre registrata una vera e propria impennata (+94%) dei casi di sextortion, un fenomeno che di solito colpisce gli adulti ma che sta lentamente impattando anche su vittime minorenni, con effetti lesivi potenziati. Ad esempio il revenge porn, cioè la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso dei protagonisti, appare tuttora incontenibile. Per non parlare delle “social challenge” o sfide in Rete, che si diffondono tra i giovani attraverso video che diventano virali. In quei video i ragazzi si sfidano nel compiere azioni più o meno pericolose per la loro incolumità. La Polizia Postale interviene il più possibile, ma il fenomeno preoccupa famiglie e mondo della scuola.

*Docente di Diritto

dell’informazione

all’Università Cattolica

di Milano