Cassina de' Pecchi: "Grazie a chi ha sventato il rave"

La sindaca Balconi plaude all’azione delle forze dell’ordine, intervenute subito con cinque equipaggi

A mettere in allarme decine di giovani visti incamminarsi dal metrò verso l’ex Sirti

A mettere in allarme decine di giovani visti incamminarsi dal metrò verso l’ex Sirti

Cassina d' Pecchi (Milano) - «Qualche voce era circolata già stanotte, le informazioni precise sono arrivate stamattina. Un plauso all’azione tempestiva delle forze dell’ordine". Così la sindaca Elisa Balconi a margine della movimentata notte in zona industriale, dove l’arrivo in forze degli equipaggi dei carabinieri di Pioltello e Cassina ha sventato un rave party che era al via, e che si sarebbe quasi sicuramente tenuto nei capannoni dismessi dell’ex Sirti, in via Galilei. Cinque equipaggi subito sul posto, l’area cinturata: ai duecento e passa giovani che si erano radunati sul posto, e cui se ne aggiungevano via via altri, non è rimasto, ora dopo ora, che abbandonare il campo. 42 di loro, di età fra i 17 e i 25 anni, sono stati identificati dalle forze dell’ordine. Un salto nel passato. Cassina de Pecchi non “vedeva” un rave party da circa tre anni.

Il periodo peggiore era stato il 2017, mese di marzo, quando un capannone dismesso in fondo alla stessa via Galilei aveva ‘ospitato’ tre rave di fila in altrettanti sabati sera. L’amministrazione comunale aveva intimato la messa in sicurezza del sito con panettoni e provveduto con la protezione civile a rimuovere una vasca di raffreddamento interna al capannone. "Evitiamo almeno - disse l’allora sindaco – che possa accadere una tragedia". I ravers avevano cambiato sito ma non città, e proprio i capannoni ex Sirti erano stati occupati per una festa nel dicembre 2018. Tranquilli invece gli ultimi anni. "Sulla sicurezza abbiamo investito molto – aggiunge Balconi – e continueremo a farlo. La zona industriale, per molte ragioni, è un contesto delicato". Una prima segnalazione telefonica notturna, l’altra sera, è bastata ai militari per organizzare una rapidissima “controffensiva”: ragazzi in gruppi dal metro alla zona industriale attraverso via Roma. Dai capannoni musica. "Ecco perché – commenta un cittadino stamane – si sentiva tutto quel chiasso".

L’attenzione su aree dismesse e siti accessibili è particolarmente elevata. Il popolo rave è molto attivo, e si teme l’effetto domino dopo il lungo happening estivo di Viterbo. Cassina in area Martesana è il sito più gettonato ma non l’unico. Tekno feste non autorizzate, negli anni passati, sono state organizzate, sempre in capannoni dismessi, in zona Rivoltana. Nel 2015 a Truccazzano fu impedito un rave con 1.500 persone.