Milano, rapine in farmacia triplicate nel 2021. E c'è chi fugge in monopattino

Il coltello è l'arma più usata, malviventi spesso a volto semiscoperto e in solitaria

Rapina in farmacia (frame del video postato su Facebook dalla Polizia di Stato)

Rapina in farmacia (frame del video postato su Facebook dalla Polizia di Stato)

Milano, 30 gennaio 2022 - Se nel 2020 il lockdown aveva influito sul 'settore criminalità', facendo calare le rapine ai danni delle farmacie nelle province di Milano, Lodi e Monza Brianza rispetto a quelli registrati nel 2019, il 2021 inverte il trend: da gennaio a novembre - complice forse anche la maggiore libertà di movimento anche nei momenti in cui la pandemia ha imperversato - c'è stato un raddoppio dei colpi ai negozi dalla croce verde, rispetto all'anno prima.

I dati forniti all'Adnkronos Salute provengono da un'elaborazione dell'Associazione chimica farmaceutica lombarda fra titolari di farmacia, la Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza. E mostrano che le rapine nel periodo gennaio-novembre 2021 nell'area analizzata sono state 39. L'exploit si è registrato a Milano. Nel capoluogo lombardo i colpi sono triplicati: erano stati 9 nel gennaio-novembre 2020, sono schizzati a quota 28 nello stesso periodo del 2021. Nelle altre aree i numeri sono rimasti stabili o sono lievemente aumentati e in un singolo caso (la provincia di Lodi) si sono azzerati. Guardando l'andamento mese per mese, solo a marzo e ottobre il bilancio si è fermato a quota 1 nelle farmacie del territorio di Milano-Lodi-Monza Brianza. A gennaio le rapine sono state 6 (tutte a Milano), a giugno e agosto 5 in entrambi i mesi, a febbraio, maggio, luglio e novembre rispettivamente 4, ad aprile 3 e a settembre 2.

Il coltello è stata l'arma più usata dai malviventi che hanno tentato l'assalto alle farmacie: era presente in ben 11 colpi. In 9 casi i farmacisti si sono trovati davanti persone con in mano una pistola, in 6 un taglierino. C'è stato anche un colpo in cui il rapinatore aveva una siringa, e in un altro un cacciavite o un punteruolo. Irrompono nei punti vendita del farmaco con il volto parzialmente coperto da berretti, sciarpe, occhiali scuri: è successo in 20 casi su 28 a Milano e in 7 su 11 nelle province considerate. Solo in 6 episodi segnalati in tutti i territori esaminati invece il rapinatore aveva il viso completamente nascosto da caschi, passamontagna o altro. E in altrettanti invece il colpo è stato perpetrato, all'opposto, a volto scoperto.

La quasi totalità delle rapine messe a segno a Milano - 27 su 28 - è avvenuta in solitaria (un singolo rapinatore). In un solo caso c'era un palo a sorvegliare che non arrivassero Forze dell'ordine. Altrettanto nelle province. Tra le 18 e le 19 è l'orario in cui si sono concentrate più azioni, a parte un picco di colpi (4) che si sono concentrati intorno alle 15.30 solo su Milano. I giorni più gettonati: all'ombra della Madonnina sono il lunedì (6) e il venerdì (7). In 31 episodi su 39 in tutte le aree esaminate la rapina si è consumata così: il malvivente ha minacciato il farmacista con l'arma, in nessun caso si rilevano invece azioni fisiche violente. La fuga? A piedi in 15 casi su 28 a Milano e in 3 nelle province. Pochi hanno optato per la bicicletta (in totale 3 su tutte le aree). Ma nella metropoli meneghina c'è anche qualcuno che ha scelto il monopattino - new entry nei mezzi di fuga - per allontanarsi col bottino.

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