"Stai zitto o ti accoltello". Caccia all’incubo dei tassisti di Milano

Due colpi probabilmente della stessa banda fra Triboniano e Quarto Oggiaro Una delle vittime: erano in tre, strafatti di droga, ho temuto per la mia vita

Rapina a un tassista (Frame video)

Rapina a un tassista (Frame video)

Milano, 14 agosto 2020 - La morsa scatta all’improvviso, da dietro. Le braccia attorno al collo: «Non ti muovere altrimenti ti ammazzo». Intanto, i due complici allungano le mani e rubano tutto. Sono le immagini choc della rapina ai danni di un tassista di 66 anni del servizio 6969 avvenuta mercoledì notte in via Triboniano, a ridosso del cimitero Maggiore.

Secondo colpo in due giorni che scatena la paura tra i tassisti, come riportato ieri su queste pagine. Mercoledì alle 2.30, arrivati in un punto isolato i tre finti clienti caricati a bordo in zona Porta Genova passano all’attacco mostrando il loro vero volto di rapinatori, seppure coperto da mascherine, cosa che rende difficile identificarli. Tutti e tre sono giovani. La rapina dura meno di un minuto: immobilizzato, il tassista afferra un oggetto che sembra un porta documenti e se lo porta al petto dicendo «No vi prego, questo mi serve!». Ma gli viene strappato dalle mani, mentre i tre continuano a frugare tra i sedili e nelle sue tasche. «I soldi sono qua, ma quello no!», dice il tassista. «Siete dei vigliacchi!». Il bandito che lo tiene fermo gli preme una mano sulla bocca e lo minaccia: «Stai zitto, se no ti accoltello» (ma non tira fuori nessuna arma), mentre uno degli altri due lo incalza: «Il portafoglio, bastar...».

L’autista implora: «Il portafoglio no, vi prego, ci sono delle cose importanti per me. Ma perché mi fate questo? Non guadagniamo un ca... Vi prego!». Scappano dopo avergli portato via 140 euro, i documenti e oggetti personali. La vittima è sotto choc e si sente in colpa: «Dovevo capirlo, ci sono cascato».

A distanza di ore, ha raccontato di non essere riuscito a dormire. Ma non è stato il solo ad essere stato aggredito e derubato: tra lunedì e martedì, nel mirino di una banda di tre giovani (gli stessi?) era finito Ciro A., un collega di 48 anni del servizio 8585 che da piazza Diaz aveva raggiunto via Val Lagarina, a Quarto Oggiaro. A motore spento uno dei tre è sceso, ha spalancato la portiera lato passeggero e lo ha minacciato con un coltello. «

Mi son detto ‘qui finisce male’», racconta la vittima. «Certo a rivedere quelle scene ho provato ancora un brivido, perché di solito le rapine le fa uno solo: in tre ho temuto che mi portassero via la vettura, o peggio. Quello che è venuto davanti aveva la faccia tiratissima, erano sicuramente ‘bombati’, ma d’altra parte a quell’ora (attorno a mezzanotte, ndr) se si tirano su tre ragazzi dalla movida non è che si trovino molte persone lucide, non desta nemmeno più sospetto. Certo, io che faccio il turno di notte da tanti anni posso dire che tutti noi siamo preoccupati: la crisi economica, il Covid, temiamo che la disperazione possa far aumentare questi episodi, magari anche solo tra ragazzi che non hanno più i soldi per fare serate». I tassisti ora sono in allerta. «Tutto il mio sostegno - commenta Andrea Mascaretti, capogruppo di FdI a Palazzo Marino -. L’Amministrazione deve fare la sua parte, aumentando i presìdi notturni della polizia locale e investendo sul monitoraggio della città»

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