Rapina durante la lezione di guida, è caccia al bandito misterioso

Non ha esitato a sparare per prendersi un’auto e fuggire. Parlano commercianti e residenti della zona in cui è avvenuto il fatto

Carabinieri

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Milano, 20 gennaio 2019 - «Siamo tutti spaventati, non è mai successa una cosa del genere. Sapere che un bandito ha sparato in strada, di giorno, rischiando di ferire due persone, non ci lascia tranquilli. Né ci lascia tranquilli sapere che è ancora in circolazione».

Parla un commerciante di via Forze Armate, che chiede l’anonimato, conoscente dell’istruttore di scuola guida 62enne rimasto in balìa di un rapinatore venerdì insieme a una ragazza ventenne che in quel momento era in auto con lui per la lezione pratica.

I fatti: alle 18.30 di venerdì un uomo si avvicina alla macchina, una Kia Picanto bianca, che è in un parcheggio all’altezza dei giardini di via Nikolajevka, in zona Bisceglie, sfodera una pistola di piccole dimensioni e intima ai due di uscire dall’auto. L’istruttore e la ragazza chiudono le sicure. A quel punto il bandito punta la pistola contro il finestrino anteriore destro, quello del passeggero, e spara verso il cruscotto mandando il vetro in frantumi.

Per fortuna il proiettile non colpisce nessuno. Il malvivente ordina quindi ai due di raccogliere i loro effetti personali e di scendere. Loro obbediscono e scappano terrorizzati. Quindi l’uomo si mette al volante dell’utilitaria e si allontana a gran velocità. Immediata la richiesta di aiuto a cui segue l’intervento dei carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Compagnia Porta Magenta, coordinati dal capitano Fabio Manzo. E subito scatta la caccia al rapinatore che ha rubato l’utilitaria e che ha sparato senza scrupoli nonostante nell’abitacolo ci fossero due persone.

Il suo obiettivo era impossessarsi della macchina, peraltro riconoscibile, con il nome dell’autoscuola sulla carrozzeria. Perché? Un interrogativo a cui stanno cercando di trovare una risposta i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia Porta Magenta. Prima di tutto bisognerà intercettare lui: al momento non c’è un identikit e i militari stanno cercando di individuarlo visionando i filmati delle telecamere della zona che potranno aiutare a capire dove sia finita l’auto, non ancora ritrovata.

La rapina è avvenuta a poca distanza dalla sede dell’autoscuola (che ieri era chiusa), in un punto in cui sono numerosi i negozi affacciati sulla strada. Gli altri esercenti manifestano vicinanza al titolare, nato in provincia di Sondrio e che risiede nel Varesotto, e alla ragazza che stava prendendo lezioni, residente nell’hinterland milanese.

«L'istruttore è una persona in gamba - sottolinea il commerciante interpellato - conosciuto nel quartiere. Dopo la rapina non lo abbiamo visto tornare in sede e abbiamo appreso dell’accaduto solo dopo diverse ore. Siamo pronti ad abbracciarlo, a fargli capire che non è solo. Nello stesso tempo ci auguriamo che il bandito venga fermato al più presto, vogliamo sentirci tranquilli».

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