Rapina a Milano: lui reagisce e blocca un diciassettenne

Ieri notte, un diciassettenne di origine marocchina è stato arrestato dopo una rapina in Alzaia Naviglio Pavese. Un altro diciassettenne, di origine tunisina e libica, era stato arrestato 24 ore prima in una rapina simile in Piazza XXIV Maggio. Entrambi sono stati bloccati dagli agenti del commissariato Ticinese.

Hanno reagito alla rapina, facendo arrestare uno degli aggressori. Il raid è andato in scena ieri notte lungo l’Alzaia Naviglio Pavese: in manette un diciassettenne di origine marocchina, accompagnato nel centro di prima accoglienza del minorile Beccaria. Alle 3.20, un trentenne colombiano, che era in compagnia di un amico, è stato aggredito da due ragazzini: uno, in particolare, ha provato a strappargli dal collo una catenina d’oro da 3.500 euro. L’uomo ha reagito, e ne è nata una colluttazione: il diciassettenne ha minacciato il trentenne, dicendo che avrebbe tirato fuori una pistola e mimando il gesto di tirarla fuori dalle tasche. In quei secondi, però, l’amico del sudamericano gli è saltato addosso, bloccandolo. Poi il diciassettenne è stato preso in consegna dagli agenti del commissariato Ticinese: non era armato, aveva solo simulato di avere una pistola. Il complice è riuscito a scappare. Ventiquattro ore prima, nella notte tra giovedì e venerdì, un episodio molto simile era avvenuto in piazza XXIV Maggio.

In quell’occasione, un ventitreenne italiano era stato accerchiato da un gruppo di sei ragazzini e depredato di una collanina: il derubato era riuscito a riprendersi la catenina, ma non il ciondolo d’oro appeso all’estremità. I sei erano scappati, ma due di loro, entrambi diciassettenni rispettivamente di origini tunisina e libica, erano stati bloccati e ammanettati dagli agenti del commissariato Ticinese e dell’Ufficio prevenzione generale della Questura.

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