Raid con la tecnica dell’abbraccio Presi gli aggressori dello youtuber

Amedeo Preziosi derubato all’alba in via Senato. I tre rapinatori bloccati dai carabinieri vicino alla Centrale

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di Nicola Palma

Il raid all’alba in pieno centro. La tecnica dell’abbraccio per impedirgli di muoversi. Poi gli spintoni e lo scippo di portafogli e contanti. Così è stato derubato all’alba di ieri il venticinquenne Amedeo Preziosi, youtuber diventato popolare tra i più giovani per le divertenti parodie degli studenti. I tre che l’hanno accerchiato e rapinato sono stati bloccati qualche minuto dopo dai carabinieri, che li hanno intercettati in via Vittori Pisani, tra piazza Repubblica e la Stazione Centrale. La vicenda inizia attorno alle 5, quando Preziosi, reso celebre sui social dal personaggio "Fumagalli" e seguito da circa due milioni di follower, sta camminando in via Senato in compagnia di alcuni amici.

All’improvviso, il gruppetto si ritrova davanti tre giovani nordafricani che non hanno mai visto prima: uno di loro si avvicina al venticinquenne e gli butta le mani al collo, come se volesse salutare un conoscente che non vede da tanto tempo; in realtà, sta solo mettendo in pratica la cosiddetta "tecnica dell’abbraccio", spesso utilizzata dai ladri di Rolex per distrarre la vittima designata e impedirle di divincolarsi. Preziosi, sorpreso dal gesto inatteso, cerca di liberarsi dalla presa, e proprio quel momento viene spintonato con violenza e derubato del portafogli con 55 euro, due carte di credito e i documenti d’identità. Il venticinquenne e gli amici provano a inseguire i tre, che però scappano con la refurtiva. Lo youtuber chiama il 112 e riferisce quanto accaduto alla centrale operativa di via Moscova, che invia in via Senato i militari della pattuglia mobile di zona della Compagnia Duomo. Gli investigatori coordinati dal capitano Gabriele Lombardo raccolgono la testimonianza di Preziosi e gli chiedono di descrivere i rapinatori, concentrandosi in particolare sui tratti somatici e sull’abbigliamento indossato. Le ricerche scattano subito, e altrettanto rapidamente arrivano a conclusione: i carabinieri notano tre ragazzi che corrispondono agli identikit sotto i portici di via Vittor Pisani e si avvicinano per fermarli.

I rapinatori tentano un’ultima fuga a piedi, ma vengono bloccati dopo un breve inseguimento a piedi: si tratta di tre ragazzi di origine marocchina di età compresa tra 18 e 20 anni; arrestati e portati a San Vittore in attesa dell’udienza di convalida davanti al gip, dovranno rispondere di rapina aggravata in concorso. I militari sono riusciti anche a recuperare parte del bottino e a restituirlo al legittimo proprietario, che per fortuna non ha riportato ferite.

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