Milano, la Rai scommette sul Portello: "Ottima occasione"

Il Consiglio d’amministrazione approva il trasferimento in Fiera

L'area del Portello

L'area del Portello

Milano, 19 aprile 2018 - A tre anni abbondanti dalla chiusura del bando, c’è finalmente un progetto di rilancio percorribile e condiviso per lo storico padiglione 1-2 della Fiera di Milano. Ieri il Consiglio d’amministrazione della Rai ha infatti approvato il trasferimento del centro di produzione milanese proprio al Portello dando mandato di approfondire ulteriormente la fattibilità del trasloco e concludere la trattativa con Fondazione Fiera, proprietaria dello spazio espositivo da tempo dismesso.

«Sul versante immobiliare, per quanto riguarda Milano – si legge nel comunicato diramato dall’emittente pubblica – il Cda ha approvato la finalizzazione dell’operazione con Ente Fiera che ha presentato l’offerta migliore per la razionalizzazione degli spazi Rai nel capoluogo lombardo». Un passo avanti di non poco conto visto che finora i vertici di viale Mazzini non avevano mai preso posizione su quella che doveva essere la nuova location degli studi milanesi. Nel dettaglio, la Rai ha diramato ad ottobre 2017 un’indagine di mercato per capire dove vi fossero spazi adeguati ad ospitare il centro di produzione milanese in alternativa all’attuale sede di via Mecenate, per la quale il contratto d’affitto scadrà a dicembre. La televisione di Stato ha chiesto spazi che oscillino da un minimo di 16mila ad un massimo di 20mila metri quadrati per ricavarvi 6 studi televisivi: uno di grandi dimensioni, 3 di media dimensione e due più piccoli. Tra le manifestazioni di interesse inviate in viale Mazzini c’è anche quella di Fondazione Fiera che, come detto, candida il padiglione 1-2 del vecchio polo espositivo. Un padiglione per il quale la stessa Fondazione aveva a sua volta lanciato un bando per trovare chi lo riqualificasse. Tale bando fu aperto ad ottobre 2014 e si chiuse a gennaio 2015: ad oltre tre anni di distanza tutte le speranze sono però appese a “mamma Rai”. In origine sembrava dovesse essere il Milan a firmare la seconda vita del Portello costruendovi uno stadio ma tra l’agosto e il settembre del 2015 questa ipotesi tramontò clamorosamente nonostante Fondazione Fiera avesse già nominato il club rossonero vincitore del bando. La vicenda si è chiusa con una conciliazione di 5 milioni di euro in favore della Fondazione. A quel punto fu riabilitato il progetto «Milano Alta», firmato dal Gruppo Vitali. Ma anche in questo caso si è finiti alle vie legali. Al Comune il progetto non è mai piaciuto. E, in sintesi, la Fondazione e i costruttori non hanno mai trovato l’accordo su come migliorarlo.

Da qui due possibilità: se, come tutto lascia pensare, la trattativa tra Rai e Fondazione Fiera andrà a buon fine, il gruppo Vitali sarà chiamato a scegliere se stare in partita realizzando solo parte di quanto si pensava di realizzare inizialmente (quindi solo l’hotel previsto nel bando della Fondazione, su un’area che affaccia sul Portello) o se chiudere la partita con una conciliazione economica tipo quella della Milan. Di certo il via libera arrivato ieri da viale Mazzini rappresenta un punto di svolta verso quella “Rai più milanese” chiesta da vent’anni dalle istituzioni lombarde e, non ultimo, dal sindaco Giuseppe Sala che ieri si è detto «molto soddisfatto della decisione presa dal Cda della Rai: mi auguravo si arrivasse a questa scelta, è un buon punto di partenza, sia per la Rai sia per Milano. Lavoriamo insieme e in fretta affinché questo progetto diventi realtà. Mi piacerebbe, poi, a Milano nascesse un grande canale internazionale, di cui, a mio avviso, la Rai e l’Italia hanno bisogno». Dal punto di vista strettamente operativo, a quanto pare, ci sarà una proroga ponte di circa un anno dell’affitto degli spazi di via Mecenate in modo da consentire l’avvio e l’ultimazione dei lavori di ristrutturazione del padiglione del Portello.

 

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