Più Rai a Milano, Sala e Maroni in pressing. Maggioni: sì a nuove direzioni

Cautela sulla nuova sede, ma resta l’ipotesi Portello

Giacomo Rondinella davanti alla sede Rai di Milano nel 1960

Giacomo Rondinella davanti alla sede Rai di Milano nel 1960

Milano, 26 settembre 2017 - Più Rai a Milano? Il sindaco Giuseppe Sala e il governatore lombardo Roberto Maroni ripartono in pressing sui vertici dell’azienda di viale Mazzini e la presidente Rai Monica Maggioni fa una cauta apertura, non tanto su nuove sedi milanesi (sullo sfondo, però, resta l’ipotesi dell’area del Portello) ma su nuove produzioni e direzioni Rai nel capoluogo lombardo.

Convegno «Back to Facts. La realtà contro le false notizie» al Palazzo dei Giureconsulti, ieri mattina, nell’ambito del 69° Prix Italia. Il primo ad arrivare è Maroni, che lancia subito il sasso nello stagno: «Dopo l’Ema (l’Agenzia europea del farmaco, ndr), Milano vuole anche la Rai». Poco dopo ecco Sala, che lo scorso 30 gennaio, durante un incontro a Palazzo Marino, aveva parlato con l’allora direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto del rafforzamento della presenza dell’azienda televisiva pubblica sul territorio milanese. A maggio, però, il direttore generale si è dimesso. Dialogo rallentato dopo le turbolenze ai vertici della Rai? «Penso di sì, il mio colloquio era con Campo Dall’Orto», replica il sindaco, che aggiunge: «Ora ho lasciato tranquillo il suo successore (Mario Orfeo, ndr) per un po’, adesso è il momento di riaffrontare la questione». Sala vuole incontrare Maggioni e Orfeo: «La soluzione non è una sola: a parte la localizzazione fisica, ci sono anche i contenuti. È tempo che anche loro dicano con maggior chiarezza se hanno intenzione di portare qualcosa di più a Milano». Il convegno inizia e Maroni, dal palco, rilancia: «Confermo alla Rai la piena e totale collaborazione della Regione in questo e in tutti i prossimi eventi, compresa la decisione di portare la sede Rai a Milano». Sala gli va dietro: «Mi unisco alla battuta del “compagno’’ Maroni, chiediamo di rafforzare la presenza della Rai in città».

La Maggioni, dal palco, apre: «Con il direttore generale Mario Orfeo stiamo facendo un lavoro molto serio per pensare alla centralità di Milano rispetto alla progettualità Rai, non dei prossimi anni, ma dei prossimi mesi». Ma quando, a margine del convegno, le chiedono di un eventuale spostamento della sede Rai a Milano, la Maggioni è cauta: «Nessuno ha detto che si sposta la Rai a Milano, per fortuna è nazionale e ha delle presenze più forti in alcuni ambiti. Su Milano abbiamo una serie di iniziative in corso in questo momento e grandi programmi: pensate allo studio di Fabio Fazio per Che tempo che fa. A breve ci saranno nuove produzioni e direzioni a Milano». Paolo Pirovano (segretario nazionale dell’Ordine dei giornalisti) e Pierfrancesco Gallizzi (vicepresidente dell’associazione lombarda giornalisti), lette le dichiarazioni, commentano: «Ci auguriamo che sia davvero la volta buona per dare alla sede Rai di Milano la dignità che merita». L’ipotesi di un trasloco del centro di produzione Rai da via Mecenate, dove il contratto scadrà tra meno di un anno, all’area del Portello, in ogni caso, non è tramontata. La Rai, però, non ha ancora avanzato manifestazioni di interesse alla Fondazione Fiera, proprietaria dell’area.

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