Milano, immagini choc: altre due ragazze vittime del branco di molestatori a Capodanno

Potrebbe trattarsi dello stesso gruppo che aveva già preso di mira una diciannovenne

Molestie Capodanno Duomo (frame video)

Molestie Capodanno Duomo (frame video)

Milano -  Una scena immortalata dalle telecamere di piazza Duomo la notte di Capodanno e che vede al centro due ragazze. Cappotti chiari accerchiati da una massa di giubbotti scuri. Un’altra scena di molestie, che si aggiunge a quella dell’aggressione subita da una diciannovenne sempre quella notte, sempre in piazza Duomo, finita già al centro delle cronache: uno smartphone ha ripreso le confuse fasi del raid, avvenuto qualche minuto dopo l’una del primo gennaio, con alcune decine di giovani (una trentina di stranieri, secondo i primi accertamenti) che circondano la ragazza, la spintonano con veemenza travolgendola, la palpeggiano e tentano di sfilarle giubbotto e maglione. Si sentono voci fuori campo che chiedono di smetterla ("No, no, no, no, basta, oh è una ragazza) ma gli abusi proseguono. A salvarla, uno dei nuclei di pronto intervento delle forze dell’ordine dislocati da Prefettura e Questura in chiave anti assembramenti.  Sul caso c’è un fascicolo aperto in Procura, mentre gli investigatori della Squadra Mobile stanno passando al setaccio da giorni sia il filmato del cellulare (postato sui profili social di Milanobelladadio) e sia quelli delle telecamere di videosorveglianza per individuare il branco.

Ieri è spuntato un secondo video, girato e pubblicato dalla testata Alanews: "Due ragazze molestate da una folla di ragazzi in Piazza Duomo durante i festeggiamenti - si legge sul sito -. È questa la scena che le telecamere di Alanews hanno immortalato durante le celebrazioni, peraltro vietate, nella principale piazza della città. Le vittime dell’aggressione, in lacrime, hanno poi trovato riparo nella presenza delle forze dell’ordine, dopo aver vissuto momenti di vero panico nell’impossibilità di spostarsi a causa dell’accerchiamento".

Non è da escludere che gli aggressori siano gli stessi. Le forze dell’ordine, per ora, non avrebbero raccolto le denunce delle vittime. Nel video si vede chiaramente la loro difficoltà. Piangono, si coprono il viso con le mani. Capiscono di non potersi muovere perché davanti hanno una fila di transenne. Finché qualcuno le aiuta, le spinge in un lembo di strada senza folla e da quel "corridoio" riescono a raggiungere gli agenti, scoppiando in lacrime e provando a spiegare cos’hanno passato.