Milano, 21 marzo 2018 - La Procura di Milano sta indagando per verificare se Freilin David Lopez Villa, il colombiano di 24 anni fermato a Milano nella notte tra il 14 e il 15 marzo scorso per la rapina di due giorni prima ai danni di una coppia di studenti e per la violenza sessuale nei confronti della ragazza, abbia commesso altre aggressioni o stupri in precedenza e, quindi, inquirenti e investigatori sono al lavoro per capire se sia stato o meno l'autore di altri casi di violenza rimasti irrisolti. Da quanto si è saputo, infatti, nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal pm Luca Gaglio e condotta dai carabinieri, il dna del giovane verrà presto inserito nella banca dati del materiale genetico per essere comparato con altri relativi a casi di violenze sessuali o aggressioni rimasti insoluti. La coppia, 22 anni lui e 19 lei, era stata sorpresa in una zona isolata della città, mentre era appartata in macchina tra tra via Peressuti e via Chopin, alla periferia sud di Milano.
Nei giorni scorsi, il gip Lidia Castellucci, accogliendo la richiesta del pm, ha convalidato il fermo e disposto il carcere per il 24enne (la ragazza violentata l'ha riconosciuto da alcune foto da lui postate su Facebook) evidenziando il rischio che fosse pronto a fuggire per tornare in Colombia. Il giovane, assistito dall'avvocato Walter Felice, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia a San Vittore. Quando era stato fermato, invece, ai carabinieri aveva detto poche parole, cercando di giustificarsi: "Mi ricordo solo la rapina, non la violenza. Prima avevo preso dei funghi allucinogeni trovati nel parco".
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