Fidanzati aggrediti, lei stuprata e lui pestato: fermato un colombiano

I carabinieri hanno sottoposto a fermo un 24enne colombiano: "Non ricordo violenza, avevo preso della droga"

Carabinieri a Milano

Carabinieri a Milano

Milano, 15 marzo 2018 - Nella notte i carabinieri della Compagnia Milano Porta Monforte hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino colombiano di 24 anni perché ritenuto responsabile della violenza sessuale e della rapina consumata ai danni di una coppia di ragazzi nella tarda serata di lunedì in via Chopin, alla periferia sud di Milano. Secondo quanto emerso dalle indagini il 24enne avrebbe agito minacciando la coppia con una pistola giocattolo. Gli accertamenti hanno portato all'individuazione dell'uomo ora sottoposto a fermo con un quadro indiziario che è stato definito dagli inquirenti "saldo". Secondo quanto riferito ai carabinieri che lo hanno fermato il 24enne avrebbe detto: "Mi ricordo solo la rapina, non la violenza. Avevo preso dei funghi allucinogeni raccolti nel parco poco prima". Il giovane, irregolare e i cui genitori vivono in Colombia, viene descritto come un "balordo" con precedenti per minacce e porto di coltello, senza una fissa dimora e che veniva alcune volte ospitato dalla sorella.

LE INDAGINI - Dapprima si è partiti dall'analisi delle celle telefoniche agganciate dal cellulare rubato alla coppia (lei 19enne, lui 23enne): mentre prima risultava spento, poi il rapinatore lo ha accesso forse nel tentativo di resettarlo. Proprio in quell'istante il cerchio attorno all'area dove trovarlo si è stretto. A contribuire alle indagini è stata naturalmente la testimonianza delle vittime. Il 24enne è stato individuato in un parchetto dietro l'ortomercato, seduto su una panchina. Non pensava di essere arrestato, tanto che al momento dell'arrivo dei militari si è dimostrato tranquillo e non ha opposto resistenza. Gli investigatori hanno trovato gli indumenti che indossava quella sera, la pistola giocattolo e la macchina rubata dopo l'aggressione. Da quanto si è saputo, infine, le vittime lo hanno riconosciuto dopo che le sono state mostrate alcune foto di lui postate su Facebook. 

"UNA FERITA PER TUTTA LA CITTA'" - "Tutti noi siamo stati feriti da questo episodio perché riguarda questi ragazzi milanesi: due giovani che hanno subito una violenza che faranno fatica a dimenticare. Una ferita per tutta la città di Milano" ha detto il procuratore aggiunto di Milano, Maria Grazia Mannella -. Siamo intervenuti dando la priorità assoluta a questa indagine, è intervenuto con il cuore in mano anche il servizio Antiviolenza della Mangiagalli. Siamo dispiaciuti perché due giovani sono stati oggetto di una violenza gratuita" ha concluso il procuratore. 

(ha collaborato NICOLA PALMA)

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