Raccolta firme contro i rincari di luce e gas

Rifondazione comunista organizza una raccolta di firme contro il caro-bollette. Anche la sezione sangiulianese aderisce all’iniziativa che il partito ha già avviato in altre realtà per dire "no" alla stangata legata ai costi della luce e del gas. Si comincia oggi, con possibilità di sottoscrivere la petizione nella sede di via Marconi, aperta tutto il giorno a esclusione della pausa pranzo, e si prosegue la settimana prossima, quando gli attivisti di Rifondazione si sposteranno a Sesto Ulteriano, la zona industriale di San Giuliano, per cercare d’intercettare operai e impiegati delle aziende. Di nuovo, il 5 marzo sarà possibile firmare in via Marconi. "Una campagna che riguarda tutti, al di là delle posizioni politiche", rimarcano gli organizzatori, con un invito ad aderire. Gli aumenti in bolletta, ribadisce il segretario locale del partito, Gino Marchitelli (nella foto), andranno a scaricarsi su lavoratori e pensionati in un contesto dove già "la pandemia e la conseguente crisi del lavoro hanno messo in ginocchio milioni di italiani" e dove si assiste a una "mancata introduzione di forme di protezione del posto di lavoro e del salario". Uniti agli aumenti sulla benzina e i generi di prima necessità, i rincari dell’energia rappresentano "un salasso insostenibile su stipendi e pensioni tra i più bassi in Europa". Da qui la mobilitazione. Le firme raccolte saranno consegnate ai Prefetti, affinché vengano inviate al Governo.

Il caro-bollette si conferma un tema di stretta attualità, che sta suscitando proteste da più parti, in tutta Italia. Anche a livello locale c’è fermento. L’altro giorno sono stati gli agricoltori a scendere in piazza, a Milano e Lodi, per esprimere il loro dissenso. Il 10 febbraio anche in alcuni centri del Sud Milano le luci dei palazzi municipali sono rimaste spente, in segno di protesta.

A.Z.

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