"Qui spaccio soltanto io" E gli assesta tre fendenti

Il pregiudicato “Ciccio coltello“ arrestato per tentato omicidio di un rivale

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di Roberta Rampini

Nel quartiere dove vive è conosciuto come “Ciccio coltello“ perché responsabile appunto di due accoltellamenti e di un’aggressione di danni di un anziano che aveva cosparso di benzina nel tentativo di dargli fuoco. Pregiudicato per reati in materia di stupefacenti, aveva colpito un suo presunto “rivale di spaccio“ con tre coltellate.

Venerdì mattina, dopo mesi di indagini, è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri della stazione di Cornaredo. In manette è finito un 44enne italiano, in esecuzione a un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Milano su richiesta della locale Procura, per tentato omicidio. L’arrestato è un volto noto alle forze dell’ordine per il suo curriculum criminale: spacciatore, rabbioso, aggressivo, spesso aveva risolto i propri problemi armato di coltello. Ora il 44enne è ritenuto responsabile di tentato omicidio, commesso a Cornaredo il 22 dicembre 2018, ai danni di un 23enne romeno, a sua volta pregiudicato per reati in materia di stupefacenti.

Quel giorno tra i due era nata una vivace discussione e poi una lite, all’interno di un bar, per motivi legati al traffico di sostanze stupefacenti. "Qui non puoi spacciare, è la mia zona": l’aggressore aveva accusato la vittima di spacciare, per conto di qualcun altro, nel suo territorio. Prima toni duri e minacciosi, ("Te ne devi andare") tra l’altro sotto gli occhi spaventati degli avventori del locale. Quando i due sono stati allontanati dal bar, la discussione è proseguita all’esterno. E qui l’arrestato, durante la colluttazione, aveva inferto tre coltellate alla vittima, colpendola gravemente alla schiena, alla testa ed al volto.

Sul posto ambulanze e carabinieri della locale stazione che avevano poi ricostruito l’accaduto. Il romeno, dopo le prime cure mediche, veniva trasportato all’ospedale San Carlo di Milano e dimesso con una prognosi di 35 giorni. Per fortuna la lama non aveva toccato organi vitali.

Il racconto della vittima, le testimonianze raccolte dai militari e le indagini successive avevano consentito di identificare l’accoltellatore. Che l’altro giorno, con il provvedimento di carcerazione in mano, è stato arrestato dai carabinieri su ordine del giudice e accompagnato nel carcere milanese di San Vittore.

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