Quel doppio vizio di fumare e gettare le cicche per terra

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Piero

Lotito

A piedi o in auto, il doppio vizio è sempre quello: fumare e gettare il mozzicone per strada. Qualche ingenuo produttore ha pensato tempo fa di frenare l’inciviltà proponendo posacenere da tasca: scatolette di metallo con chiusura a scatto che incorporavano perfino una canalina per poggiarvi la sigaretta tra una boccata e l’altra. Raffinatezze, attenzioni d’un altro mondo. Sappiamo come vanno invece le cose: nel migliore dei casi, la cicca viene lasciata cadere per terra; il più delle volte, viene scagliata contro un palo o contro un’auto in sosta, giusto per vedere se la mira è quella d’una volta. I marciapiedi sono la prova: a giudicare dai mozziconi che vi sono sparsi, diremmo che non è mica vero si fumi di meno. Cicche a tappeto le troviamo alle fermate di tram e bus, davanti agli uffici pubblici, impigliate nelle griglie stradali (e anche più giù), ai piedi delle panchine e nell’erba di parchi e giardini. Cicche insomma onnipresenti (tutte con filtro, ci mancherebbe). Destò scalpore, lo scorso anno, il lavoro d’una sessantina di volontari in via Paolo Sarpi, nel cuore di Chinatown, che in tre ore di ramazza raccolsero l’enormità di ottomila mozziconi. E le cicche in mezzo alla strada? Be’, si capisce: le lasciano cadere con gesto tanto elegante quanto bifolco gli automobilisti. E pensare che basterebbe spegnere le maledette nel posacenere ancora presente, nonostante il disuso, in tutte le vetture: dalle utilitarie alle ammiraglie. Invece no: in corsa o al semaforo rosso, il gesto di disfarsi della cicca dal finestrino è sciaguratamente automatico. Cicche ancora accese, intendiamoci. Se non lo fossero, significherebbe che l’incivile le ha prima spente dentro il posacenere, e questo non si fa: guai a insozzare una parte dell’auto, meglio la strada. E pazienza se la piccola brace va a colpire il casco d’un motociclista o la faccia d’un ciclista. Tutto questo non finirà mai. Non basterà a cancellarlo il solito "nuovo codice della strada" che aumenta risibilmente le sanzioni, se non cambia il nostro modo di guardare al bene pubblico. Certo, toccherebbe ai vigili… Qui lasciamo perdere, c’è chi in battaglia non entra mai per congenita diserzione.

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