Quarto Oggiaro, gambizzato da furgone in corsa / FOTO

Pregiudicato di 27 anni ferito alla tibia in via Carbonia, se la caverà

La polizia intervenuta subito dopo la sparatoria nel caseggiato a Quarto Oggiaro

La polizia intervenuta subito dopo la sparatoria nel caseggiato a Quarto Oggiaro

Milano, 25 aprile 2018 - Cinque colpi di pistola sparati alla gamba destra alle 9.30 di ieri sera. Esplosi per intimidire o per punire uno sgarro e non per uccidere il bersaglio designato. Il ferito, ricoverato in codice verde all’ospedale Sacco, quindi in condizioni giudicate non preoccupanti, è Michelangelo Raffaello L.B., 27 anni compiuti a gennaio, pregiudicato per reati sugli stupefacenti e già sottoposto nel recente passato alla misura dell’obbligo di firma al commissariato di zona.

Siamo in via Carbonia, in piena Quarto Oggiaro, cortile in comune con lo stabile andato a fuoco qualche mese fa in via Cogne con la morte per intossicazione del 13enne Haitam Errafi. Probabilmente, stando alle prime testimonianze raccolte dalla polizia, il 26enne viene aggredito in strada, mentre sta camminando nei pressi dei box del palazzo al civico 1, da un uomo col volto coperto da una maschera in lattice a bordo di un furgone: dei cinque colpi uno solo va a segno, alla tibia destra della vittima; il ragazzo, seppur dolorante, riesce a chiedere aiuto ai passanti. Visto il curriculum criminale del giovane colpito, la prima ipotesi è quella di un regolamento di conti per la gestione della piazza di smercio di droga o comunque un avvertimento.

Sul posto gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale, coordinati dal dirigente della Centrale operativa di via Fatebenefratelli Antonio D’Urso, e i colleghi della Scientifica, che hanno lavorato fino a notte fonda per effettuare i rilievi del caso. L’uomo che ha sparato, quasi certamente non lo stesso che guidava il mezzo, è riuscito a scappare prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Alcuni residenti riferiscono di pusher in strada ogni sera a spacciare droga. A Quarto Oggiaro si torna a sparare, quindi. L’ultima volta poco più di un anno fa. Era il 3 marzo del 2017, quando davanti a un bar di via Longarone, a meno di un chilometro di distanza da via Carbonia, il 27enne Gianluca Ricatti, qualche precedente legato allo spaccio di stupefacenti, era stato ferito a una gamba sempre da un colpo di arma da fuoco; il ragazzo, ferito ma cosciente, si era rifugiato in un locale della zona per chiedere aiuto ai titolari.

(ha collaborato Marianna Vazzana)

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