Quante pillole avvelenate Eredità del 2022

Riccardo

Riccardi

anno appena nato si porta dietro tante nefaste scorie moleste ereditate dal precedente. Dopo la pandemia sembrò tornare fiducia e ripresa economica. Poi la guerra ha rimescolato il tutto ed ha sparso molte pillole avvelenate. L’Europa non solo non ha trovato l’antidoto, soltanto Cina ed Usa hanno il potere di far cessare il fuoco, ma sta rivelando la sua debolezza. Beghe interne e assenza di una sua effettiva ed individuata capacità politica-giuridica. Inoltre indifesa dal ricatto di Stati autoritari che, senza la vergogna della dignità, hanno per il momento, buon gioco sul Continente. Ancora tutto sommato, rispettoso delle regole. Alcune purtroppo infrante da una serie di scandali che occupano le pagine di media. Minando la precaria unicità. In Italia, pur in tempi obiettivamente ristretti, è stata approvata la finanziaria, nella quale la maggior parte dei fondi sono stati indirizzati per far fronte al caro bollette. Opportuna decisione per un parziale sollievo a molte famiglie ed imprese. Capitoli di spesa però che, causa di forza maggiore, sono stati distratti da canali di sostegno della produttività economica. Il quadro politico dello Stivale appare, nella forma, stabile. Dalle urne è uscita una maggioranza chiara che speriamo possa governare. Lo affermiamo non per presa di posizione politica. La democrazia prevede una opposizione che “controlli la maggioranza”. Non per i no a prescindere ma nello interesse del Paese. Poi moderni movimenti vari e chiassosi portanti grida “fuori da ogni ragionevolezza”. Con grave danno per il corpo sociale già abbastanza depresso. Secondo Lowell, intellettuale americano dell’’800, “la democrazia dà a ciascuno il diritto di essere il proprio oppressore”. È quanto l’Italia deve evitare se non vuole il ritorno della dittatura. Di minoranze scalmanate. Gruppi diversificati contemporanei nella torre che voleva arrivare al cielo.