"Quando ti dico vieni a prendere un caffè è perché ho la coca qui"

Lo “zio“ come organizzatore e sotto i pusher “di piazza“ "Uno me l’anno arrestato ho perso 36 chili"

C’è l’intermediario che fa pure il corriere all’occorrenza. C’è il custode e quello incaricato a riscuotere i crediti delle compravendite, mettendo a disposizione nuovo denaro da investire in altra droga. Sotto di loro, decine di spacciatori "di piazza". Sopra "lo zio", l’organizzatore appena uscito dal carcere e ai domiciliari, che con la sua compagna trasforma l’appartamento di via Dalla Chiesa 21 nel quartier generale dello spaccio. Da lì passa ogni decisione per l’importazione, l’acquisto, la detenzione e la commercializzazione soprattutto di hashish e cocaina: dal 2017 la Compagnia dei carabinieri di Sesto, ha sequestrato 58 chili, insieme a 440mila euro in contanti. È a casa che si fanno le trattative sul prezzo, si gestisce la vendita e la consegna agli spacciatori al dettaglio. È da quell’appartamento che transitano ogni giorno decine di pluripregiudicati della zona, che parlano liberamente di quantitativi, qualità, soldi investiti e guadagnati. Anche la fornitura di 10 chili di hashish dalla Spagna – portata da un autotrasportatore fino all’area di servizio Brianza Nord - è pianificato in via Dalla Chiesa con tanto di colloqui su Skype. "Ti vieni a prendere la documentazione", dice "lo zio" ai fedelissimi per incontrarli.

"Quando ti dico ‘quando è che ti vieni a prendere un caffè’, significa che devi venire subito perché la cocaina ce l’ho già qui", dice a uno degli spacciatori, che viene pure rimproverato per i ritardi nel ritiro ("Stai diventando un cavallo zoppo"). È da via Dalla Chiesa che si gestiscono i problemi. Dopo i primi sequestri di hashish da parte dei carabinieri già nel 2018 ("A me hanno arrestato uno l’altro giorno. Ho perso 36 chili. Ho perso 58mila euro"), che fanno sentire la pressione allo "zio". "Quello non se la canta, gli abbiamo fatto scuola", lo rassicura la compagna rispetto a un altro pusher. "Fallo parcheggiare da un’altra parte", suggerisce per la nuova riunione casalinga. Ci sono poi le partite che non girano, come quella spagnola, pagata troppo e di scarsa qualità, o quella di un piccolo fornitore marocchino ("Mandalo via, tanto roba buona non ne ha", "Ora ci fermiamo con questo fumo, sai quanto ci dura in mano"). Si compra e si vende a chili. Per migliaia di euro, come dimostra l’arresto del "pecoraio", un altro uomo dello "zio", beccato con 9.950 euro negli slip.

Laura Lana

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