Quando Milano ebbe la meglio su Lodi

C’è da chiedersi se la storia recente di Cerro sarebbe stata diversa, se al referendum del 1° dicembre 1991 avesse prevalso chi voleva entrare nell’orbita lodigiana

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Un territorio di confine, chiamato alle urne per decidere se restare a far parte dell’hinterland milanese o unirsi all’allora nascente provincia di Lodi. C’è da chiedersi se la storia recente di Cerro sarebbe stata diversa, se al referendum del 1° dicembre 1991 avesse prevalso chi voleva entrare nell’orbita lodigiana. Un’eventualità rimasta remota, e mai più ventilata, se pensiamo che alle consultazioni di 29 anni fa il quesito “Desiderate che Cerro al Lambro faccia parte della provincia di Lodi?“ incassò un sonoro no con 1.840 voti contrari, pari al 74,1%, contro 642 sì. La levata di scudi a favore della milanesità venne ribadita anche nella risposta alla seconda domanda della consultazione, “Desiderate che Cerro continui a far parte dell’Unità sanitaria locale di Sant’Angelo Lodigiano?“. I 1.840 no contro i 639 sì aprirono la strada al trasferimento dei cerresi nell’Unità sanitaria locale di Melegnano. Alle urne si presentò oltre l’80% dei 3.053 aventi diritto, un chiaro segnale della voglia di decidere su due questioni ritenute fondamentali per il paese.

Le votazioni furono precedute da un’accesa campagna elettorale, con comitati a favore del sì e del no in cerca di proseliti per le rispettive cause. Tra chi decise di schierarsi apertamente ci fu anche l’attuale sindaco Marco Sassi, allora 20enne.

"Proprio in quegli anni mi affacciavo all’impegno civico ed entrai a far parte del comitato pro Lodi – racconta – In una Provincia come quella di Lodi anche un Comune come Cerro avrebbe potuto avere un proprio peso, mentre in un complesso territoriale come quello milanese il nostro paese avrebbe giocato un ruolo di secondo piano". Una considerazione che ora è meno attuale, "visto anche come si è evoluto il sistema delle Province italiane, con un progressivo svuotamento di funzioni". Il voto di 29 anni fa riflette un trend che si avverte tutt’ora. Benché il paese viva una sorta di dualismo, con la frazione Riozzo che è una propaggine di Melegnano e il capoluogo Cerro che storicamente ha molti contatti anche col Lodigiano, i residenti si sentono decisamente milanesi: sono molti quelli che gravitano sul capoluogo meneghino per studio o lavoro.

"Con le urbanizzazioni degli ultimi decenni – aggiunge Sassi – diverse persone in uscita da Milano si sono trasferite a Cerro, con le case a prezzi abbordabili".

Alessandra Zanardi

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