Qatargate, gli investigatori belgi arrivano a Milano: tremano i palazzi del potere

Saranno esaminati i contenuti di Pc e telefonini sequestrati a casa dell'europarlamentare Antonio Panzeri

Tremano i palazzi del potere. Lo scandalo Qatargate rischia infatti di allargarsi ulteriormente. Nei prossimi giorni gli investigatori belgi, che per primi hanno indagato sulla vicenda, saranno a Milano per incrociare le informazioni con i colleghi e i magistrati italiani.

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Inizierà infatti la prossima settimana la collaborazione tra gli investigatori belgi e gli uomini della Guardia di finanza di Milano per eseguire le copie forensi dei dispositivi informatici, come pc e telefoni, sequestrati dagli inquirenti meneghini su ordine della magistratura di Bruxelles nell'inchiesta ribattezzata Qatargate.

I sequestri erano avvenuti a inizio dicembre, su ordine di investigazione europeo, a casa dell'eurodeputato Pier Antonio Panzeri e della moglie Maria Dolores Colleoni a Calusco D'Adda (Bergamo), in quella ad Abbiategrasso (Milano) dei genitori di Francesco Giorgi, compagno dell'ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili, e nell'ufficio di una commercialista nel Milanese. 

Gli investigatori belgi potranno effettuare, insieme alla Guardia di finanza coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Fabio De Pasquale, le copie dei dispositivi per analizzare il materiale informatico e acquisire documentazione utile per le indagini in cui si ipotizza la presenza tangenti all'Europarlamento per favorire gli interessi di Marocco e Qatar.

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