Psicologi al Carroponte con il malumore della Gen Z

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"Pure io avevo il biglietto per lo spettacolo di Kendrick Lamar a Roma, poi annullato". Davanti alla concorrenza dello show del mega rapper americano all’Ippodromo, Marco De Cesaris, anzi Drast come si fa chiamare dai fans, mette in conto che il ritorno degli Psicologi a Milano avrebbe potuto nascere sotto un’altra stella. Ma si dice soddisfatto lo stesso. Anche perché stasera ad attendere lui e il “socio” Lil Kvneki (all’anagrafe Alessio Aresu, il nome d’arte l’ha preso da Ken Kaneki, protagonista della serie manga e anime “Tokyo Ghoul”) c’è il popolo del Carroponte. Nati entrambi nel 2001, De Cesaris e Aresu sono l’esempio di come oggi gli eroi della Gen Z passino direttamente dalle loro camerette ai vertici delle hit-parade. Gli Psicologi lo fanno intercettando il (mal)umore di "abbassare le aspettative sperando che farlo renda tutto migliore disegnare un mondo perfetto per scoprire alla fine di non avere il colore" come cantano nell’ultimo album “Trauma”.

Cantare al Carroponte che effetto vi fa?

"L’ultima volta che abbiamo cantato a Milano è stato in Santeria tre anni fa. Rifarlo ora in un posto dieci volte più grande è un’esperienza".

Vi esibirete pure allo Sziget di Budapest. Estate importante per voi.

"Una bomba. A Rock In Roma, che è un po’ giocare in casa perché Kvneki c’è nato mentre io, che sono di Napoli, ci vivo, l’altra volta avevamo davanti mille persone mentre venerdì scorso ce n’erano tredicimila. Non eravamo pronti ad un impatto del genere. È stato bello".

Ospiti?

"A Sesto sicuramente Ariete, per cantare assieme ‘Umore’ come facciamo in ‘Trauma’. Tredici Pietro, altro amico presente del disco, è venuto al concerto di Roma e, visto che vive a Milano, sarebbe bello facesse il bis". Andrea Spinelli

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