Proteste contro Putin "Milano vuole la pace"

Oltre mille persone hanno invaso ieri sera piazza Scala per chiedere la pace. Un presidio contro la guerra nel giorno in cui la Russia ha invaso l’Ucraina, convocato dai sindacati confederali, Anpi, Arci e Acli e sostenuto da associazioni e partiti. Interrotta anche la seduta del Consiglio comunale in corso a Palazzo Marino per permettere ai consiglieri di partecipare. "Un segnale importante" per il presidente provinciale di Anpi, Roberto Cenati, "che Milano vuole dare contro un atto gravissimo e una violazione dell’autodeterminazione dei popoli". Presente anche la comunità ucraina di Milano e della Lombardia che nel corso della giornata si era ritrovata anche all’ingresso del Consolato generale della Federazione Russa in zona San Siro e in via Mercanti per protestare contro la guerra al loro paese voluta da Putin. Coda anche davanti al Consolato generale d’Ucraina vicino viale Certosa, per avere informazioni sui propri parenti in Ucraina.

Non solo: "Abbiamo ricevuto tante chiamate da parte di nostri concittadini che vogliono tornare in Ucraina per combattere", ha spiegato il console di Kiev a Milano, Andrii Kartysh. Ma "come sapete non si può andare in Ucraina". La sera, la manifestazione in piazza Scala ha richiamato il mondo politico in maniera bipartisan. "Vogliamo condannare in modo fermo questo terribile atto scellerato ordinato da Putin", commenta Silvia Roggiani, segretaria metropolitana del Partito democratico. "La guerra è un atto deprecabile. L’invasione russa in Ucraina viola gli accordi internazionali di pace", afferma Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro