Protesta dei ballerini al Piermarini: scatta lo stato di agitazione

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Il Corpo di ballo della Scala ha proclamato lo stato di agitazione. Ieri i sindacati Cgil, Cisl, Fials e Uil hanno diramato un comunicato unitario per spiegare le ragioni della decisione, al termine di un confronto con gli artisti del Piermarini. Stando a quanto messo nero su bianco, i problemi sollevati sono due. Il primo è relativo alle "decisioni del direttore del Corpo di ballo (Manuel Legris, ndr)", che non avrebbe riconosciuto il ruolo di étoile e i conseguenti avanzamenti di ruolo nello spettacolo "La Bayadère", la Prima del balletto in programma il 14 dicembre, "nonostante sia previsto dagli articoli 99 e 100 del contratto unico".

Inoltre, i ballerini hanno stigmatizzato "la non disponibilità del direttore a un confronto con i delegati e con il Corpo di ballo". E ancora: per i sindacati "è inspiegabile che per l’inaugurazione della stagione d’opera con Macbeth si sia ricorso a personale esterno, circa 18-20 mimiballerini, escludendo il Corpo di ballo con un notevole aggravio di costi per il teatro". L’assemblea dei lavoratori ha quindi sancito l’accelerazione, con la proclamazione dello stato di agitazione.

N.P.