Proposte di vaccini alla Regione: fascicolo conoscitivo in Procura

Nell’elenco anche il console onorario della Namibia Petter Johannessen e un’azienda svizzera che opera nell’healthcare

Migration

È sul tavolo del procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, capo del pool milanese di contrasto ai reati contro la pubblica amministrazione, la lista di coloro che nelle scorse settimane hanno contattato via mail la Regione Lombardia con proposte, respinte dalla stessa amministrazione, di acquistare vaccini anti Covid da un presunto mercato parallelo. È prevista, dunque, l’apertura di un fascicolo conoscitivo, senza ipotesi di reato né indagati, che sarà assegnato a un pm per gli accertamenti necessari.

L’elenco, nel quale figurano anche il console onorario della Namibia Petter Johannessen e un’azienda svizzera che opera nell’healthcare, è stato depositato una settimana fa, su decisione del governatore Attilio Fontana e dell’assessore al Welfare Letizia Moratti, in Procura, dov’era già aperta un’indagine su un presunto mercato parallelo dei vaccini sul web con l’ipotesi di reato di frode in commercio. Inchiesta quest’ultima, coordinata dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dai pubblici ministeri Bianca Maria Baj Macario e Maura Ripamonti, che sta scavando in particolare su strane offerte di vaccini sulle piattaforme del cosiddetto "dark web". Nel caso delle offerte respinte dalla Regione, invece, si tratta invece di indagare su eventuali reati contro la pubblica amministrazione; e da qui la scelta di assegnare gli atti al dipartimento competente.

A quanto risulta, le offerte, tutte respinte, di acquistare vaccini anti Covid sono arrivate sia ad Aria Spa, la centrale acquisti regionale, sia all’assessorato alla Sanità che direttamente a Fontana, Moratti e all’ex assessore e ora consigliere Giulio Gallera. Tra gli atti c’è anche una lettera inviata il 19 febbraio da Letizia Moratti all’ex commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri, nella quale l’assessore e numero due di Palazzo Lombardia ha segnalato di aver ricevuto offerte e ha ribadito che la Regione non si rivolge ad alcun presunto mercato parallelo.