Milano, ragazzine devastano il Pronto soccorso

Al San Carlo arriva la polizia: due denunciate. I genitori si scusano

L'ospedale San Carlo Borromeo

L'ospedale San Carlo Borromeo

Milano, 8 aprile 2018 - Due ragazzine, una minorenne e una maggiorenne da poco, l’altra notte hanno tenuto in scacco per un paio d’ore il pronto soccorso dell’ospedale San Carlo, fracassato attrezzature e aggredito il personale, che è lì per curare i pazienti, e non per difendersi da loro. Ma, data anche la delicatezza della situazione, per fermare questa particolare paziente e la sua amica c’è voluto l’intervento, e in forze, della polizia.

Era la notte tra giovedì e venerdì. Le ragazze si sono presentate al pronto soccorso del Borromeo perché la più piccola stava male: soffrirebbe di attacchi di panico, si è appreso in un secondo momento, ma al triage è arrivata in stato confusionale. Quando si è trovata davanti alla dottoressa di turno, ha contestato la terapia che le proponeva e in una manciata di secondi è diventata una furia, minacciando gli infermieri e scagliandosi contro di loro e contro quel che aveva intorno. L’amica, invece di cercare di calmarla, le ha dato manforte brandendo il casco del motorino. Hanno spaccato un apparecchio per misurare la saturazione e la pressione e un termosifone elettrico, hanno lanciato oggetti contro il personale del triage; un infermiere è rimasto contuso. I suoi colleghi sono stati costretti a chiamare la polizia. Gli agenti del commissariato Bonola, guidato dal vicequestore aggiunto Giuseppe Petralito, sono riusciti a calmare le ragazzine e la notte brava è finita con una denuncia, a carico di entrambe, per danneggiamento. Il giorno dopo, i genitori si sono presentati in ospedale per chiedere scusa, offrendosi di risarcire i danni.

Ma l’episodio non può essere archiviato frettolosamente per chi lavora al pronto soccorso del San Carlo, che nell’ultimo anno ha affrontato una riorganizzazione ma ha ancora un triage “aperto”, un bancone protetto da un vetro semplice e accessibile dai due lati. In più, spiegano i sindacati, dall’inizio dell’anno manca la copertura notturna del posto di polizia (che non è deputato a mantenere l’ordine pubblico negli ospedali, ma chi ci lavora lo considera un aiuto per l’effetto deterrente, soprattutto durante i turni di notte). «La situazione nel pronto soccorso è diventata ormai insostenibile - protesta Andrea Pinna, rappresentante della Cgil nella Rsu del San Carlo -. A fronte degli sforzi del personale per ridurre i tempi d’attesa e per dare un miglior servizio all’utenza, riteniamo, come Cgil, che la direzione non abbia parallelamente creato le condizioni strutturali e ambientali per supportare questo cambiamento organizzativo gestionale. Come Cgil chiediamo in primis il ripristino della presenza dell’agente della Polizia di Stato notturno e sollecitiamo la creazione di un triage che garantisca la sicurezza degli operatori, sul modello di quelli già presenti in molti ospedali milanesi, costruiti a prova d’aggressione». La direzione dell’Asst dei Santi fa sapere di avere presente il problema e che è in programma un incontro istituzionale sulla sicurezza del pronto soccorso. Intanto è in assegnazione la nuova gara per la vigilanza interna, e «la direzione nell’occasione rivedrà le procedure d’intervento».

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