Progetto biogas Bio Energy, ultime firme raccolte

Pronto il ricorso bis di Legambiente e dei comitati civici di Masate

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Impianti di biogas di Masate, firme raccolte, pronto il ricorso bis di Legambiente e dei comitati cittadini contro il progetto Bioenergy, il secondo autorizzato. Ricorso non “in proprio”, ma, come si dice tecnicamente, “ad adiuvandum” di quello depositato, nello scorso novembre, dal comune di Inzago. Il cerchio dei ricorsi contro i due impianti è chiuso. "Ora attendiamo notizie". È il Comune inzaghese, dalla prima ora, il portabandiera istituzionale dell’opposizione agli impianti nel comune accanto. Il primo ricorso, quello contro l’impianto madre progettato da Energa srl, era stato rigettato dal Tar in estate. "A fine settembre abbiamo protocollato il ricorso al Consiglio di Stato - così l’assessore all’Ecologia inzaghese Paolo Camagni (nella foto) -. Su Bioenergy abbiamo proceduto al Tar in novembre, per lasciar passare, come era giusto, l’interregno elettorale. Restiamo convinti che la battaglia vada fatta". Prospettive? "Vedremo. Può anche darsi che la battaglia si perda. Ma un primo obiettivo, e non vedo perché nasconderselo, era quello di allungare un po’ i tempi. Contando che a breve scadranno i termini per gli incentivi a questo tipo di impianti. Rispetto ai quali, sia chiaro, non abbiamo nessuna pregiudiziale, anzi. I problemi sono l’ubicazione e la concentrazione. Vi erano e vi sono delle altre possibilità, si poteva procedere su siti già esistenti. Non si è voluta prendere in esame nessuna alternativa. E i cittadini non sono stati ascoltati". Il problema degli impianti di biogas sono uno di quelli che vede sulle barricate la sezione Adda Martesana di Legambiente. "A fine mese manifesteremo contro la logistica a Vaprio - spiega il responsabile Giuseppe Moretti -, ma le questioni in campo sono molte e quest’area rischia di finire sotto assedio".

M.A.

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