Milano, ecco la città del 2030: a Centrale e Lotto la rivoluzione è verde / I PROGETTI

Aree da riqualificare, 35 proposte al Comune. In stazione piante e pedoni al posto dei binari inutili

La Milano del 20130

La Milano del 20130

Milano, 10 aprile 2019 - Una «High line» verde in Stazione Centrale come a New York, una sopraelevata pedonale sopra piazzale Lotto, un hub polifunzionale a Rogoredo, un bosco nell’ex Piazza d’Armi di Baggio, piazzale Corvetto senza cavalcavia dell’autostrada e con un viale alberato com’era in origine, l’ex fonderia Tagliabue a Lambrate trasformata in un centro con case, ristoranti e palestre, Molino Dorino con una piscina olimpica, Bisceglie come una palestra a cielo aperto. Ecco alcune delle 35 proposte per la città arrivate in seguito alla “call for ideas’’ lanciata dal Comune per immaginare la Milano del 2030, lo stesso obiettivo che si pone il nuovo Piano di governo del territorio.

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Le 35 proposte saranno presentate oggi alle 18 nella Sala Agorà della Triennale di viale Alemagna, ma il Comune ieri ne ha già resi noti i contenuti. Il team Hypereden propone di trasformare i binari della Stazione Centrale utilizzati solo per la sosta, il lavaggio e la pulizia dei treni all’uscita dello scalo in un «Parco Centrale». La filosofia è la stessa che ha consentito il riutilizzo «green» di alcune sopraelevate ferroviarie a New York. Altrettanto affascinate è il progetto presentato da Il Prisma Landscape che punta a riqualificare piazzale Lotto con una piattaforma che attraversa la piazza passando sopra la circonvallazione della 90-91 e concependo l’area come un sistema verde dedicato allo sport, mettendo a sistema Lido, San Siro e Monte Stella. Il team Urban Curator Tat, invece, propone di trasformare completamente l’area intorno alla Stazione di Rogoredo con la creazione di una grande piazza pedonale di 70 metri per 70. Lo stesso team si dedica anche a piazzale Corvetto e lo immagina senza cavalcavia (che andrebbe dunque abbattuto come già votato dal Consiglio comunale) e con un filare d’alberi come nelle foto d’epoca. L’architetto Matteo Cattaneo disegna una scelta radicale per la Piazza d’Armi di Baggio: il 50% dell’area è già vincolato a verde, il progettista va oltre e vorrebbe un bosco in tutta l’area, un polmone verde con zero cemento. Per Molino Dorino (team EuroMilano) e Porto di Mare (Urban Curator Tat), intanto, spuntano progetti che puntano a replicare grandi piscine simili a quelle di Londra e Copenaghen.

L'assessore all’urbanistica Pierfrancesco Maran scorre i progetti e commenta: «Ringrazio tutti i professionisti, i cittadini e le associazioni che hanno deciso di rispondere a questa sfida. Il Pgt è stato adottato dal Consiglio comunale e si appresta ad entrare nella fase di osservazioni dei cittadini. È quindi estremamente utile avere a disposizione delle idee e delle suggestioni che possano raccontare per immagini come potrebbero cambiare alcune aree strategiche della città».

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