Profughi nel campo base di Expo? La prefettura: "Nessuna possibilità di sviluppare il progetto"

La prefettura ha precisato che dopo aver effettuato le verifiche di fattibilità è emerso che il progetto di accogliere i profughi nel campo base non è possibile. Sindaco e assessore su posizioni divergenti

EXPO2_3528129_235621

EXPO2_3528129_235621

Milano, 2 novembre 2015 - Accoglienza ai migranti nel campo base di Expo, l'ipotesi adombrata da un articolo de Il Giornale, attribuita al prefetto Francesco Paolo Tronca come ultimo atto del suo incarico a Milano, fa discutere ma viene in serata smentita dalla stessa prefettura che in una nota spiega: "Sulla vicenda non e' emersa alcuna possibilita' di sviluppare il progetto in questione". Un'ipotesi che aveva fatto schierare compatto il centrodestra nell'opporsi a tale prospettiva, sottolineando una diversità di vedute nel centro sinistra e fra il sindaco Giuliano Pisapia e l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, candidato alle primarie alle prossime elezioni. La collocazione eventuale dei profughi ipotizzata avrebbe riguardato le 27 palazzine prefabbricate che hanno accolto tecnici, impiegati, operai e forze dell'ordine durante l'evento universale a poche centinaia di metri dall'ingresso del sito Expo. "Escludo che le aree Expo saranno destinate all'accoglienza dei profughi - ha detto il sindaco su Rai3 -. Il sito ha una vocazione gia' delineata come cittadella tecnologica o area universitaria. Il tema dell'accoglienza e' naturalmente fondamentale e si lega anche ai temi dell' Expo, ma non in questa chiave". Una smentita rafforzata dalla nota serale della prefetturaA fine settembre - si legge nella nota - "la societa' Expo aveva chiesto alla Prefettura di Milano di segnalare un eventuale possibile interesse all'utilizzo del Campo Base dopo la chiusura dell'Esposizione Universale, nell'ambito delle attivita' di dismissione delle aree del sito espositivo". La prefettura di Milano, prosegue la nota - "si era riservata di fornire una risposta in merito entro il 30  ottobre, dopo avere effettuato, d'intesa con il ministero dell'Interno, le necessarie verifiche di opportunita' e fattibilita' su un eventuale destinazione dell'area all'accoglienza di cittadini stranieri richiedenti asilo". Ebbene, conclude, "sulla vicenda non e' emersa alcuna possibilita' di sviluppare il progetto in questione".

In giornata a favore dell'idea si era schierato l'assessore Pierfrancesco Majorino: "Come vado dicendo da settimane mi pare un'idea giusta - è il controcanto di Majorino -. Utilizzando quell'area potremmo organizzare l'accoglienza e chiudere dei centri che la città ha dovuto aprire in questi mesi. E in quei luoghi (spesso edifici prima dismessi) potremmo realizzare spazi per attività sociali per i cittadini dei quartieri che con grande generosità e in silenzio hanno dato una mano ad affrontare un gigantesco problema. PS, per i distratti: ovviamente tutto ciò non riguarda l'area del sito che dovrà essere dedicata ad innovazione, ricerca e così via un domani e che da subito sarà interessata da numerose attività e iniziative". Così Pierfrancesco Majorino, assessore comunale alle politiche sociali, su Facebook che dopo un'ora ha precisato: "L'area EXPO sarà il grande luogo della ricerca e dell'innovazione e del parco tematico . E questo è, fortunatamente, fuori da ogni discussione. Vorrei però capire perché non va bene collocare fuori dal sito espositivo, cioè nel Campo base, nei prossimi mesi, una struttura di accoglienza temporanea per i profughi. La cosa ci permetterebbe di chiudere, ad esempio, i centri presenti al Gratosoglio o a Quarto Oggiaro, senza pregiudicare minimamente il post EXPO dell'Università e dei grandi progetti". La prefettura, ad ogni modo, ha messo la parola "fine" all'equivoco sorto sulle ipotesi di stampa.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro